Il 25% del pil italiano dipende dal mare: in testa gli Yacht e le Navi da crociera
Il 25% del pil italiano dipende dal mare: in testa gli Yacht e le Navi da crociera. E’ quanto è stato calcolato da Nomisma, un istituto di ricerca bolognese.
Questo dato è stato riportato all’interno di un istant report pubblicato dalla divisione dell chiamato nomisma mare. il Presidente del comitato d’indirizzo di Nomisma Mare Gian luca Galletti ha affermato oggi: “Nel settore industriale, L’italia è leader mondiale sia nella costruzione di navi da crociera sia in quella degli yacht, con un incidenza sul Pil superiore al 5%”.
le altri percentuali appartengono al turismo verso le località marittime e anche il segmento marittimo che comporta, compagnie di navigazione, gli agenti marittimi, gli spedizionieri e i porti.
tuttavia Galletti evidenzia anche un altro lato della medaglia di natura ambientale “l’Italia, negli ultimi 50 anni, ha perso per erosione 35 milioni di metri quadri di coste, con un danno economico superiore ai 45 miliardi e la pesca anche per una gestione inadeguata delle acque territoriali, è in un declino costante”.
Oltre a lui ha parlato anche il Global coordinator di Nomisma Mare Bruno Damiani che osserva “l’Italia, che avrebbe una funzione geopolitica essenziale, è il presidio mediterraneo naturale e ciò che sta accadendo sia in Medio Oriente sia in Nord Africa genera opportunità inespresse”.
Infine in chiusura ha parlato il presidente di nomisma Piero Gnudi “mare per l’Italia significa competitività della sua struttura economica e produttiva, qualità dell’offerta turistica, scambi commerciali, via d’uscita dalla crisi energetica accelerata dalla guerra in Ucraina. Ma anche molto, molto altro”.