Nella giornata di ieri Federpesca ha promosso l’invio di una nota congiunta al Ministro del lavoro Andrea Orlando insieme alle Organizzazioni Sindacali e alle altre organizzazioni datoriali del settore, per chiedere una proroga del termine – attualmente fissato 31 marzo – per l’invio della “Scheda 9” ad integrazione dell’istanza per il riconoscimento dell’indennità per le misure di arresto obbligatorio e non obbligatorio ai marittimi imbarcati per l’anno 2020.
Attraverso un comunicato la Federazione Nazionale delle imprese di Pesca ha dichiarato che
“Non abbiamo compreso la rigidità del Ministero nel non prorogare la scadenza del 28 febbraio per l’invio delle istanze, nonostante le difficoltà più volte rappresentate nella gestione della procedura in un così breve lasso di tempo. Tuttavia, le imprese di pesca e i loro consulenti si sono adoperate per fare in modo che nessun lavoratore rimanesse escluso da tale diritto. L’attuale situazione di emergenza, e le restrizioni previste dall’ultimo Decreto Legge che ha rafforzato le misure di contenimento in tutte le Regioni italiane, rendono sinceramente complicato adempiere all’invio della documentazione entro il termine previsto dal momento che la compilazione della “scheda 9” richiede, tra le altre cose, di interfacciarsi con gli uffici delle autorità marittime locali presso i quali non è sempre semplice recarsi in questi giorni. Per questo ci siamo rivolti al Ministro Orlando per chiedere di prorogare il termine del 31 marzo al fine di andare incontro alle esigenze delle imprese e garantire l’erogazione dell’indennizzo a tutti i lavoratori beneficiari. “