A Bar Sicilia l’assessore Toni Scilla: “Agroalimentare e pesca motori dell’economia” | VIDEO

GUARDA IL VIDEO IN ALTO

Ospite della puntata numero 140 di Bar Sicilia il neo assessore regionale all’Agricoltura, allo Sviluppo rurale e alla Pesca mediterranea Toni Scilla. Tantissimi gli argomenti trattati durante la trasmissione insieme al direttore responsabile de ilSicilia.it Manlio Melluso e al direttore editoriale Maurizio Scaglione.

Ho la grande possibilità di gestire il motore economico della Regione Siciliana – è l’esordio di Scilla, che commenta così le deleghe che gli sono state affidate in capo all’Assessorato – L’agroalimentare è il punto di partenza per rilanciare la nostra isola sotto l’aspetto socio-economico. Le deleghe sono fondamentali, sono tre settori determinanti nello scacchiere politico ed economico della nostra regione. La pesca ha una prospettiva a livello internazionale, con la Sicilia nel cuore del Mediterraneo. Dobbiamo diventare un motore di questo mondo: del nordafrica, del Maghreb, della Libia, della Tunisia, dell’Egitto, dell’Algeria, del Marocco: essere la porta d’ingresso di questo mondo nell’Europa. Può venire davvero un grande benessere economico, con interscambi che oltre ad essere economici possono essere anche di integrazione culturale”.

Scilla, di Mazara del Vallo, ha commentato la vicenda relativa al sequestro e al rilascio dei pescatori mazaresi: “Hanno fatto 108 giorni di prigionia solo perché avevo deciso di andare a lavorare. Purtroppo questo sequestro è stato causato da gestione di politica internazionale del governo presieduto da Conte, con Di Maio ministro degli Esteri. Hanno fatto degli errori strategici notevoli. Chi paga questa scellerata politica estera sono i pescatori siciliani. Non deve succedere più, serve una politica estera competente che comprenda questa parte di mondo del Mediterraneo, è importante”.

L’assessore ha proseguito commentando e analizzando le questioni relative ai ‘confini del mare’ con la Libia: “Va ridiscussa la decisione unilaterale di estendere la zona economica esclusiva delle proprie acque territoriali fino a 62 miglia – ha affermato – Dobbiamo comprendere che fra qualche giorno queste imbarcazioni ritorneranno a pescare. Il governo Musumeci sarà assolutamente parte attiva. Non è che in maniera unilaterale puoi prenderti tutto il mare. L’Unione Europea deve lavorare affinché venga ridiscussa questa situazione, serve che il ministro della Difesa si attivi per ripristinare la vigilanza sulla pesca in questo tratto di mare”.

Rispetto al tema della tutela dei prodotti siciliani, Scilla mostra di avere le idee chiare: “Siamo nell’era della globalizzazione, i mercati sono ravvicinati, puoi tranquillamente vendere a New York, in Cina, in Giappone e questo è un bene per tutti – esordisce – Non possiamo intervenire bloccando il libero commercio, anche perché non abbiamo nulla da temere dalla concorrenza. A noi serve che si regolamentino le materie per chiarire le specificità dei nostri prodotti, anziché creare problemi burocratici all’imprenditore. L’importante è che la gente sappia quando beve il nostro Nero d’Avola, che è quel prodotto siciliano. Il consumatore deve sapere che l’agroalimentare siciliano fa la differenza. Serve una vera politica di marketing. Una delle battaglie che mi interessa in questa fine legislatura è quella di creare un marchio che consenta l’individuazione chiara da parte del consumatore della bontà del nostro prodotto“.

Una battura Scilla, da buon mazarese, la riserva alla provincia di Trapani: “Rilanciare la tonnara di Favignana, riattivare la tonnara Florio, ripristinare la mattanza significherebbe aver fatto Bingo – afferma – Ma andare anche nell’entroterra, dove si trova il Cretto di Burri, dove sorgeva l’antica città di Gibellina, che è un’opera d’arte moderna stupenda, conosciuta in tutto il mondo. Attorno a questi territori può nascere economia vera. Si può essere imprenditori di ciò che il buon Dio ci ha regalato: il sole, il mare, la nostra terra”.

E parlando di politica, una riflessione su Forza Italia e sulla linfa vitale del partito attribuita al Presidente dell’Ars Gianfranco Micciché: “Il Coordinatore regionale di Forza Italia Gianfranco Miccichè ha una marcia in più, ha conoscenza di quella che è la politica e riesce a vedere molto prima degli altri ciò che poi si verificherà. E’ uno che lavora molto e che guarda molto ai territori“.

Potrebbero interessarti anche...