Accordo ponte per il CCNL per gli imbarcati delle cooperative: le novità

E’ stato sottoscritto nei giorni scorsi tra Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Pesca e Agci-Agroalimentare, Legacoop Agroalimentare e Confcooperative-Fedagripesca un accordo ponte valido per il 2025 per l’applicazione del Ccnl per gli imbarcati su natanti di cooperative di pesca, scaduto il 31 dicembre 2024.
“Abbiamo introdotto meccanismi retributivi pensati per conciliare la giustezza del salario con la sostenibilità economica delle cooperative. L’accordo – dichiarano congiuntamente Agci Pesca e Acquacoltura, Confcooperative-Fedagripesca e Legacoop Agroalimentare – rappresenta un tassello importante per frenare la fuoriuscita dal settore di imprese e lavoratori, e per favorire occupazione e ricambio generazionale”. Durante il lungo e costruttivo confronto che ha portato alla firma dell’accordo, è stata riaffermata la volontà di “proseguire lungo il percorso di collaborazione e dialogo avviato negli ultimi anni, riconoscendo l’importanza di rafforzare gli strumenti negoziali e di favorirne una più ampia applicazione presso le marinerie italiane“.
“L’auspicio – affermano Fai, Flai e Uila Pesca – è quello di raggiungere dal 2026 un accordo valido per il prossimo triennio con l’obiettivo di poter assicurare in tal modo ulteriori miglioramenti sia sul piano retributivo che normativo e assistenziale. Le parti con grande senso di responsabilità hanno riconfermato, con questo rinnovo, il valore della contrattazione collettiva, a testimonianza del buon sistema di relazioni sindacali maturate in questi anni nonostante le difficoltà del settore, e hanno rinnovato il proprio impegno affinché gli strumenti di tutela del reddito, maturati con la contrattazione di primo e secondo livello, possano raggiungere la più ampia platea di soci e lavoratori, per contribuire alla qualità del lavoro e alla crescita di un settore strategico del Made in Italy”.
Tra i punti principali dell’accordo, un aumento retributivo sul parametro 100 pari a 100,22 euro per i lavoratori dipendenti, che saranno erogati in tre tranche: 20,22 euro da settembre 2025, 30 euro da gennaio 2026 e 50 euro da febbraio 2026. Altresì, ai soci lavoratori sarà riconosciuto un aumento del minimo monetario garantito pari al 3% con decorrenza dal primo settembre 2025.
Poi ancora gli adeguamenti retributivi legati all’inflazione e una modifica specifica per la piccola pesca (categoria β2). Quest’ultima prevede un innalzamento del tetto massimo di permanenza nella categoria da 140 a 180 giornate lavorative annue, introducendo un meccanismo pensato per garantire equità salariale e, al tempo stesso, sostenibilità economica per le cooperative. L’accordo, che interessa circa 1.000 cooperative di pesca e oltre 19.000 soci lavoratori, introduce alcune novità di rilievo per il mondo cooperativo, rafforzando il quadro di tutele e strumenti contrattuali del settore.







