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“Il mare rappresenta, nell’immaginario collettivo, la libertà assoluta! Le imbarcazioni sono un mezzo ottimo per gustare e fruire questa ricchezza. Ma che senso ha spendere migliaia di euro, uscire in barca, per poi sostare a pochi metri dalla battigia?”. Ecco la nuova denuncia di Mareamico.
“Ogni week end d’estate le nostre spiagge sono invase dai diportisti che, in barba alle leggi, navigano e sostano nell’area destinata alla pubblica balneazione (300 metri in presenza di costa sabbiosa e 100 metri in presenza di costa a picco sul mare). Torre salsa, Giallonardo, le Pergole, la Madonnina e Drasy ieri erano completamente invase dai diportisti.
C’è addirittura un posto, la Madonnina: un fazzoletto di mare maleodorante sotto il faro di Realmonte, dove non si può andare in nessun modo per il rischio di crolli. Ieri c’erano ben 48 imbarcazioni; un vero e proprio assembramento di diportisti, cosa assolutamente vietata!”
“La Capitaneria fa quel che può…serve invece una maggiore educazione collettiva!” conclude l’associazione