Allarme caro-gasolio, prezzo su del 25% in tre mesi

Tra gli operatori ittici scatta l’allarme del caro-gasolio che in tre mesi ha subito un’impennata del prezzo del 25%. Basti pensare che a seconda della tipologia e della dimensione del peschereccio vengono consumati tra i 500 e i 1.700 litri di gasolio al giorno.

A lanciarlo è l’Alleanza Cooperative Pesca e Acquacoltura, che chiede al Governo interventi economici per affrontare un autunno che si preannuncia caldo per il settore. “Dobbiamo evitare che si tocchino i picchi del gasolio raggiunti all’inizio del conflitto in Ucraina, che in pochi mesi fece registrare aumenti del 100% del prezzo“, spiega l’Alleanza, invitando il Governo “a non sottovalutare questi campanelli di allarme, valutando la reintroduzione del credito di imposta o di altri strumenti in grado di aiutare le imprese a far fronte ai maggiori costi“.

E’ la la cooperazione stessa a fornire i numeri del problema, alla luce della forte dipendenza dal carburante delle imbarcazioni, soprattutto quelli con i sistemi a traino che risultano fortemente energivori. Per questi ultimi tipi di pesca, l’incidenza dei costi di produzione è del 60/70%; si tratta di circa il 30% della flotta peschereccia italiana, che conta circa 12 mila imbarcazioni, da cui dipende la gran parte del prodotto venduto sui mercati ittici.

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