All’Ars la presentazione del convegno “ConsuMare: è ora di cambiare rotta”

“ConsuMare: è ora di cambiare rotta” è il titolo del convegno promosso dall’associazione “Donne di mare”, che sarà presentato martedì 17 dicembre alle 10,30 in conferenza stampa all’Ars alla presenza dell’assessore al Territorio e Ambiente Toto Cordaro. 

L’Associazione, costituita a Febbraio 2019 a Palermo, è nata dall’incontro di un gruppo di professioniste del mare su invito del Dipartimento della Pesca mediterranea della Regione Sicilia. E’ il Nautilus a rappresentare l’Associazione Donne di Mare, simbolo di perfezione assoluta ed equilibrio che richiama la sezione aurea nel suo sviluppo a spirale e nelle sue perfette proporzioni.

Con esperienze professionali totalmente diverse tra loro, ma assolutamente convergenti in un unico pensiero, l’Associazione è formata da una professoressa di ecologia marina, una giurista esperta di pesca illegale, una project manager, una dirigente della Sovrintendenza del Mare, una chef esperta del recupero della biodiversità autoctona, una giornalista esperta di new media e da due imprenditrici della pesca artigianale, che operano su scala nazionale ed internazionale per promuovere la leadership delle donne legate al mondo del mare e a tutti gli ambiti ad esso correlati.

Obiettivo principale dell’associazione è la promozione dell’eco-sostenibilità e della cultura del mare che si intende declinare e portare avanti collegandosi ad altre realtà già attive nel bacino del Mediterraneo. Sono state individuate con chiarezza le macro azioni definite come “urgenti e strategiche”. Nella conferenza stampa saranno presentate le azioni strategiche, le osservazioni, le soluzioni di Donne di Mare con, al centro, l’ambiziosa intenzione di creare una virtuosa convergenza tra la tradizione demo-etnoantropologica mediterranea e le future prospettive scientifiche, economiche e normative.

Donne di Mare, quale strumento intellettuale per la migliore conoscenza del Mare Mediterraneo, per la lotta del rispetto dei suoi equilibri naturali, della sua storia e soprattutto del futuro tramite il recupero della dignità di coloro che per millenni hanno praticato l’unica forma di pesca sostenibile: quella artigianale. Cultura, educazione ambientale, salvaguardia della biodiversità, educazione alimentare, diritti e legalità, antropologia, supporto alle imprese e realtà lavorative ecosostenibili, lotta agli sprechi ma anche una corretta comunicazione sul cibo al servizio di un consumatore che risvegli la sua coscienza, responsabilità e desiderio di accedere a materie prime di cui sia certa la provenienza.

Le socie fondatrici sono Bonetta dell’Oglio (Presidente), Paola Gianguzza (Vicepresidente), Claudia Lo Martire (segretaria), Angela Accardi, Giusi Gerratana, Daniela Mainenti, Cinzia Suriano e Laura Crescimanno.

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