Ambiente: fa tappa a Palermo il Festival dello sviluppo sostenibile
Il mare e’ una miniera di risorse per l’economia, la crescita delle nostre societa’ e delle future generazioni. Questa la base della Crescita Blu, la strategia europea che si fonda sul riconoscimento dei mari e degli oceani quali motori dell’economia europea con enormi potenzialita’ per l’innovazione e un modello di sviluppo che sia intelligente, sostenibile e inclusivo. Allo stesso tempo pero’, quest’abbondanza di risorse e di possibilita’ e’ continuamente minacciata da fattori quali cambiamenti climatici, inquinamento da plastiche e da altre sostanze nocive, sfruttamento eccessivo e iniquo delle risorse. Ma la strada che lega al mare la crescita sostenibile delle nostre societa’ esiste, attraversa la collaborazione tra la ricerca scientifica, l’innovazione tecnologica, l’educazione e la cultura, l’impegno congiunto del mondo dell’impresa, della pubblica amministrazione e della societa’ civile. Questa strada va sotto il nome di Sviluppo Sostenibile.
Questi sono stati i temi che si sono approfonditi a Palermo, a bordo di Costa Fascinosa, nell’evento dal titolo “Mare sostenibile: innovazioni e soluzioni per lo sviluppo dell’economia del mare”, promosso da ASviS (Alleanza per lo Sviluppo Sostenibile) e organizzato dalla Fondazione CMCC – Centro Euro- Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici e Costa Crociere. “Con l’evento nazionale dedicato al Goal 14 – Vita sott’acqua – il Festival dello Sviluppo Sostenibile sale per la prima volta a bordo delle navi della flotta Costa, per cui il mare rappresenta da sempre l’elemento centrale da salvaguardare. Le nuove navi a LNG vanno in questa direzione e sono esempio concreto di innovazione responsabile”, ha ricordato Stefania Lallai, Direttore Sostenibilita’ di Costa Crociere. L’incontro ha portato nel capoluogo siciliano un dibattito tra esperti che hanno evidenziato l’importanza di alcuni aspetti specifici del rapporto tra il mare e le attivita’ umane.
Tra questi, “il ruolo dell’innovazione tecnologica assume un’importanza operativa davvero rilevante nel momento in cui la scienza – come ha spiegato Giovanni Coppini della Fondazione CMCC – e’ capace di fornire previsioni del mare sempre piu’ precise e dettagliate che consentono di vivere in maniera piu’ sostenibile e sicura le attivita’ che si svolgono in acqua, siano esse correlate allo sport, al tempo libero, o ad interventi in caso di eventi meteo estremi o di episodi gravi come naufragi o incidenti”.
La pesca non puo’ non essere protagonista nella definizione di strada sostenibile ad un utilizzo piu’ accorto delle risorse marine. In questa prospettiva il patrimonio ittico dei nostri mari va considerato con una attenzione nuova, ispirata da una diversa cultura, che sappia guardare al mare in maniera olistica e partecipativa – come sottolineato da Franco Andaloro di Ispra e Stazione Zoologica Anton Dohrn – mentre allo stesso tempo, grande attenzione va destinata sia alle pratiche che aumentano il livello di sostenibilita’ ambientale delle attivita’ di pesca, come quelle illustrate da Emilio Notti del CNR ISMAR, che allo stato dell’arte della Marine Strategy nel nostro paese, argomento affrontato da Silvestro Greco, docente presso l’Universita’ di Scienze Gastronomiche di Pollenzo.
A chiudere il dibattito l’intervento istituzionale dell’Ammiraglio Salvatore Gravante, Direttore Marittimo della Sicilia Occidentale e Comandante del Porto di Palermo, che ha messo in evidenza il rapporto tra la sostenibilita’ e i diversi tipi di utenti che vivono il mare.