Antico isolotto emerge nel mare di Sciacca: gli esperti INGV spiegano perché

L’inconsueto abbassamento del livello del mare in Sicilia, a Sciacca, ha fatto riaffiorare un antico isolotto la cui esistenza era documentata in alcune carte del Settecento. A dare una spiegazione scientifica alla faccenda, gli esperti del Dipartimento Ambiente dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv).

 «Mercoledì 23 marzo 2022 si è verificato un inconsueto fenomeno a Sciacca, in Sicilia.

Un ampio tratto di scogliera è emerso per circa 50 centimetri portando in secca rocce coperte da alghe e scogli coperti di Posidonia oceanica. A poche centinaia di metri dalla costa si è anche visto affiorare l’isolotto di San Giorgio, la cui esistenza è documentata solo in alcune carte del ‘600 e del ‘700 e mai emerso nel corso del ‘900. Alcune riprese effettuate tramite drone effettuate dal WWF della Sicilia Area Mediterranea hanno mostrato scogli affioranti per decine di centimetri in diversi punti della costa.

Il fenomeno è stato osservato anche a Mazara del Vallo, nel porto di Licata e a Pantelleria.

L’abbassamento del livello del mare ha fatto addirittura affiorare anche alcune strutture dell’antica città sommersa di Eraclea.

Cosa è successo?

La causa è costituita da diversi fattori che si sono sommati: la presenza di maree primaverili e quella di un anomalo anticiclone che insiste da giorni su gran parte d’Europa sono i responsabili del fenomeno osservato. L’alta pressione ha infatti causato una temporanea diminuzione del livello marino (l.m.) in corrispondenza della bassa marea media osservabile per questa stagione, provocando una diminuzione del l.m. di circa 14 cm. Inoltre la presenza di vento da nord (da terra) ha probabilmente contribuito alla diminuzione locale del l.m. (la costa è esposta a sud-sudovest).

I mareografi hanno registrato per molte ore in queste zone una diminuzione del l.m. fino a circa 41 cm a Sciacca e 32 cm a Porto Empedocle».

 

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