Archeologia: recuperato rostro in mare Egadi
“Si conferma l’eccezionale interesse dell’area dove da anni la soprintendenza del Mare della Regione siciliana ricerca le vestigia della battaglia delle Egadi, con il recupero del rostro in bronzo, confermando la correttezza dell’identificazione del luogo dello scontro tra la flotta Romana e Cartaginese del 241 a.C.”. Il soprintendente del Mare Sebastiano Tusa ha così commentato il recupero effettuato nella zona a Nord ovest dell’isola di Levanzo.
Il reperto, individuato nel mese di aprile 2017 sempre da un team di subacquei Gue, è stato recuperato con una operazione di notevole difficoltà sia per la profondità (82 metri) che la presenza di forti correnti, dai subacquei della Gue (Global underwater explorer) con il coordinamento dei tecnici della Soprintendenza del Mare. Per la prima volta, sia l’individuazione che il recupero di un rostro è stato effettuato direttamente con l’intervento dell’uomo sul fondale; i precedenti ritrovamenti e recuperi sono stati infatti effettuati utilizzando indagini strumentali e sistemi di recupero meccanici. E’ stato inoltre recuperato un elmo romano del tipo Montefortino che si aggiunge agli altri ritrovati nelle campagne precedenti condotte in collaborazione con la società statunitense Rpm Nautical foundation.
Le indagini, ancora in corso, proseguiranno nei fondali delle isole Egadi fino al 15 ottobre 2017. La campagna di ricerche Egadi 2017 è condotta dalla soprintendenza del Mare della Regione Siciliana e dalla Gue – Global underwater explorer, in collaborazione con l’Ex Stabilimento Florio delle Tonnare di Favignana e Formica, il comune di Favignana e l’Area marina protetta isole Egadi.