Aree protette Ue: le Pelagie potranno adottare misure più restrittive

Si è celebrata il 21 maggio la Giornata europea di Rete Natura 2000, il principale strumento dell’Unione per la conservazione della biodiversità diffusa sul territorio.

Comprende le Zone di Protezione Speciale per la tutela degli uccelli in base alla Direttiva uccelli e i Siti di Importanza Comunitaria, poi designati come Zone Speciali di Conservazione per la conservazione degli habitat e le specie individuate dalla Direttiva habitat.

E’ formata da 630 ZPS e da 2348 SIC/ZSC e copre oltre il 20% del territorio nazionale e oltre il 10% dei mari italiani. Fra le integrazioni più significative, individuate in Sicilia le isole Pelagie.

Tutte le specie e gli habitat protetti dalla Rete Natura 2000 sono oggetto di monitoraggio, i cui risultati vengono raccolti ogni 6 anni in una complessa operazione di rendicontazione che fornisce un quadro dello stato di conservazione e dell’efficacia delle misure di conservazione.

I risultati del 2019 hanno fornito un quadro articolato, che registra nel complesso una situazione migliore rispetto al periodo precedente. “In quest’ultimo anno è stato fatto un grande sforzo per completare la designazione dei SIC in ZSC e chiudere il contenzioso comunitario su questo aspetto – spiega il ministro dell’Ambiente Sergio Costa -. E’ un punto importante per rendere pienamente operativa Rete Natura 2000, basti pensare che rimane solo meno di un 3% di aree da designare su un totale di 2342 SIC individuati ai sensi della Direttiva Habitat”.

Altro punto cruciale per la piena attivazione di rete Natura 2000: il coinvolgimento attivo del sistema delle aree protette nella gestione dei siti della Rete. “Quest’anno è il primo che vengono stanziati finanziamenti straordinari per un totale di circa 2,8 milioni per Parchi nazionali e Aree marine protette – aggiunge Costa – finalizzati all’attuazione delle misure di conservazione: interventi locali mirati a ripristino, monitoraggi, controllo di specie invasive per il miglioramento dello stato di conservazione di habitat e specie di interesse comunitario, accompagnati da altri di comunicazione per far crescere la conoscenza e la consapevolezza su Natura 2000. La risposta dei Parchi e delle AMP è stata buona e sarà importante questo tassello per una piena integrazione dei sistemi di protezione”.

In quest’ottica, il ministero ha implementato anche la collaborazione con il CUFA su due fronti: rendere pienamente integrata la gestione delle porzioni della rete Natura 2000 ricompresa nelle riserve, e rafforzare il sistema di vigilanza con maggior strumenti di controllo, maggiori mezzi per segnalare i comportamenti sanzionabili, maggior consapevolezza dei valori della conservazione connessi a rete Natura 2000.

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