Arriva la legge quadro sulla blue economy, le anticipazioni del ministro Urso

Il governo procede con celerità per rimuovere gli ostacoli e per dare risorse attraverso misure di semplificazione e accelerazione per le imprese del Madre in Italy tra le quali la nautica da diporto riveste un ruolo di primo piano. Il 15 aprile celebreremo la prima giornata del Made in Italy e, in questo ambito, la nautica è centrale“. Così Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy, intervenendo in video collegamento alla giornata conclusiva degli Stati Generali del settore nell’ambito della 50ma edizione del Nauticsud alla Mostra d’Oltremare di Napoli.

Il ministro ha ricordato gli elementi salienti del disegno di legge quadro sul Made in Italy, divenuto esecutivo a fine dicembre scorso, e ha poi evidenziato che “fra poco tempo ci sarà una legge quadro sulla blue economy. Mi auguro che possa essere presentata al Parlamento prima della pausa estiva e che divenga legge entro l’anno“.

Tra gli elementi importanti della legge sul Made in Italy, il ministro ha ricordato “il fondo sovrano per l’approvvigionamento delle materie necessarie alle imprese“, un Liceo ad hoc, misure contro la concorrenza sleale e interventi per le filiere strategiche. “Nella nautica – ha spiegato Urso – abbiamo previsto un fondo, valido per tutto il 2024, di 3 milioni per la rottamazione dei motori nautici endotermici e l’acquisto di propulsori elettrici, un incentivo significativo anche per passare alla transizione verso l’elettrico“. Inoltre, è stata prevista, nella legge approvata a dicembre, la riduzione dei termini “ad appena 7 giorni per il rilascio della licenza di navigazione per le nuove imbarcazioni invece dei 70 previsti in precedenza, motivo che induceva molti a registrare le imbarcazioni in altri Paesi“.

E ancora: “Un’altra norma che semplifica è quella che riguarda l’immatricolazione non obbligatoria dei natanti inferiori ai 10 metri qualora i proprietari desiderino navigare oltre le 12 miglia dalla costa, misura per evitare la concorrenza sleale di altri Paesi che si affacciano sull’Adriatico“.

Parlando della proposta di legge quadro sulle blue economy, il ministro, dopo aver sottolineato il lavoro in sinergia col Ministero del Mare, ha affermato: “Essa conterrà anche linee per lo sviluppo della logistica portuale e per il turismo nautico. Vogliamo rafforzare il nostro patrimonio intervenendo sugli aspetti che possano facilitare gli investimenti delle aziende del settore della nautica e dell’economia del mare. Il 2024 – ha concluso il ministro – sarà l’anno nel quale saremo in grado di fornire un quadro legislativo ed economico per le imprese della nautica che consideriamo aziende di eccellenza del saper fare italiano“.

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