Batterie a base di alghe: la rivoluzione delle auto elettriche contro la dipendenza da litio
Il mercato delle auto elettriche ha registrato un vero e proprio boom di richieste. Ma la carenza di litio rischia di diventare un vero ostacolo. Per questo motivo, sono numerose le ricerche sul tema. Una molto particolare vede da vicino l’uso delle alghe.
Negli ultimi anni il numero dei veicoli elettrici è aumentato del +207% (2020), segnando un +753% rispetto all’anno precedente. La richiesta degli utenti pare dunque destinata a crescere con il passare del tempo. Tale passo è segnato inevitabilmente anche dalle decisioni prese nei mesi scorsi dall’Europa.
Il Parlamento Europeo ha dato il via libera al pacchetto di misure portate avanti dal Consiglio dei Ministri dell’Ambiente dei Paesi dell’UE. Dopo lunghe e accese discussioni la decisione è stata quella di aumentare gli obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2 delle auto nuove e dei nuovi furgoni entro il 2030, portandoli al 55% per le auto e al 50% per i furgoni. Inoltre ha confermato l’obiettivo di riduzione delle emissioni di CO2 del 100% entro il 2035 per le auto e i furgoni nuovi. I Ministri europei dell’Ambiente hanno anche approvato una proroga di cinque anni dell’esenzione dagli obblighi di CO2 concessa ai produttori cosiddetti di “nicchia”, cioè quelli che producono meno di 10mila vetture ogni anno, fino alla fine del 2035.
Anche la richiesta di batterie per le auto elettriche sta attraversando una fase di crescita notevole. Uno dei componenti essenziali è però il litio, elemento che sta diventando sempre meno economico ed abbondante. Qualche tempo fa la Society of Motor Manufacturers and Traders aveva stimato che le vendite di veicoli elettrici a batteria erano aumentate del 186% mentre i veicoli elettrici ibridi plug-in erano aumentati del 91%. A tali ritmi, la domanda di litio potrebbe triplicare entro il 2025, a un milione di tonnellate all’anno, e raddoppiare ulteriormente, a due milioni di tonnellate all’anno, entro il 2030. Questo significa che per soddisfare la domanda servirà almeno il quadruplo del litio attualmente estratto.
La nuova soluzione sostenibile arriva dall’Università di Bristol e riguarda le alghe. I risultati del team sono stati pubblicati su Advanced Materials.
Le batterie sodio-metallo sono in fase di studio come alternativa al litio, poiché offrono un’elevata densità di energia e un basso costo, ma hanno i loro difetti. Tra questi c’è la crescita incontrollata dei dendriti, che possono penetrare nel separatore della batteria, provocando un cortocircuito. Il team di ricerca ha scoperto che i nanomateriali ricavati dalle alghe potrebbero essere usati come separatori di batterie più robusti. I risultati affermano che le fibre contenenti questi nanomateriali derivati dalle alghe non solo impediscono ai cristalli degli elettrodi di sodio di penetrare nel separatore ma migliorano anche le prestazioni delle batterie. Le alghe potrebbero essere la soluzione per risolvere il problema del litio nelle batterie, sostituendolo.
Il leader del progetto di ricerca, il professor Steve Eichhorn ha commentato il lavoro sottolineando come dunque siano “possibili forme più ecologiche di accumulo di energia, senza essere distruttive per l’ambiente nella loro produzione”.