Biodiversità, crisi climatica e inquinamento da plastica: Greenpeace in difesa del Mediterraneo

È salpata martedì dall’Argentario la spedizione “C’è di mezzo il mare” di Greenpeace, per documentare la biodiversità e la fragilità del Mediterraneo e denunciare i crescenti impatti della crisi climatica e dell’inquinamento da plastica.

Per oltre un mese – scrive Greenpeace – navigheremo lungo le coste di Toscana, Campania, Lazio, Sicilia e Corsica, abbiamo molte attività in programma in mare, ma anche a terra: puliremo le spiagge e rimuoveremo le reti da pesca dai fondali a San Felice Circeo, monitoreremo i canyon sottomarini alle isole pontine e la presenza di rifiuti sui fondali a Ischia. Ancora, terremo una conferenza sui rischi del deep sea mining a Marina di Pisa e installeremo dei termometri sottomarini a Milazzo“.

I nostri mari giocano un ruolo chiave nella mitigazione dei cambiamenti climatici, nella produzione di ossigeno e per il nostro sostentamento, eppure c’è chi, senza scrupoli, li inquina e li sfrutta in modo insostenibile, difendiamoli“, conclude il comunicato di Greenpeace, che ha creato dei momenti in cui è possibile per giornalisti e semplici cittadini incontrare i partecipanti alla spedizione nei Greenpeace Village: Salerno, sabato 10 e domenica 11 giugno; San Felice Circeo, sabato 17 giugno; Ischia-Casamicciola, sabato 1 luglio e Marina di Pisa, domenica 9 luglio.

 

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