Brexit, raggiunto l’accordo tra Ue e UK: ecco cosa cambia per trasporti, lavoratori e pesca

Libero accordo per scambio di beni e servizi, un’intesa che include investimenti, concorrenza e trasporti, energia, protezione dei dati. E stata Raggiunta l’intesa tra Unione europoea e Regno Unito che entrerà in vigore dall’1 gennaio 2021.

Ora si volta pagina su molti settori, nel futuro continueremo a collaborare: clima energia, sicurezza, trasporti. Abbiamo finalmente trovato un accordo, è buono, equilibrato e la cosa più responsabile da fare per entrambe le parti”, ha dichiarato Ursula von der Leyen in conferenza stampa con Michel Barnier, capo negoziatore dell’Unione europea che ha aggiunto: “Ci sono cose che cambieranno, ad esempio non ci sarà più il progetto Erasmus da parte del Regno Unito  e, di questo ci dispiace.  I negoziati sono stati difficili ma era un accordo per cui valeva la pena di battersi. Ci possiamo lasciare alle spalle la Brexit“.

L’ACCORDO

Sono previste zero tariffe, zero quote su tutte le merci che rispettano le regole di origini appropriate. E’ stato così scongiurato il pericolo del “no deal” e lo scatenamento di gravi conseguenze su diversi fronti.

Ue e Regno Unito garantiscono un alto livello di protezione in fatto di ambiente, lotta ai cambiamenti climatici, diritti del lavoro, trasparenza fiscale e aiuti di Stato con un meccanismo vincolante per risolvere le controversie. 

La burocrazia doganale aumenterà ma il mancato accordo e il ritorno di dazi avrebbero colpito 500 miliardi di scambi commerciali tra UE e Regno Unito e per l’Italia 25 miliardi di export.

LA PESCA

Nel Mare del Nord, la quota della pesca riservata ai pescherecci europei calerà del 25% in 5 anni e mezzo. La decisione è stata dettata dall’importanza del settore per la Scozia che conta il 70% dei pescatori.

I LAVORATORI

Poiché molte persone lavorano su entrambe le sponde della manica, l’accordo non poteva non garantire la  tutela per i lavoratori. Ma, mentre per il  turismo basterà il passaporto per recarsi nel Regno Unito, per potere lavorare oltremanica bisognerà essere in possesso di un visto, ottenibile solo nel caso in cui si abbia già un impiego, retribuito di almeno 26.500 sterline (circa 29mila euro) e a patto di avere un livello di conoscenza di inglese B1.

I TRASPORTI

Garantita la  connettività aerea, stradale, ferroviaria e marittima continua e sostenibile. Inoltre vi sarà una libera concorrenza tra gli operatori dell’Ue e quelli del Regno Unito.

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