Cambiamento climatico, Federlogistica: “Il mare si alzerà mettendo a rischio funzionalità di quasi tutti i nostri porti”

A causa del cambiamento climatico, nei prossimi 20-30 anni il mare si alzerà mediamente di 30 centimetri, mettendo a rischio la funzionalità di quasi tutti i nostri porti”. E’ l’allarme lanciato da Luigi Merlo, presidente di Federlogistica-Conftrasporto, nel corso della presentazione del progetto europeo Co.Cli.Co. nella prima giornata dell’Earth Technology Expo di Firenze, secondo cui Venezia è il caso limite, ma a rischio ci sono altre città costiere come Napoli, Cagliari, Palermo, Genova, Livorno e Brindisi.

“Oggi in Italia, contrariamente a quanto accade per esempio in Olanda, non esiste un apposito piano di resilienza”,
lamenta Merlo, secondo cui “l’Italia rischia di finire per buona parte sott’acqua e deve correre ai ripari, altrimenti lo scenario vedrà porti non più utilizzabili, traffici deviati in altre nazioni, spiagge cancellate, patrimonio culturale e immobiliare in pericolo”.

Da qui, dunque, l’avvio del progetto lanciato da Enea e Federlogistica, a cui partecipano i principali centri di ricerca europei, con l’obiettivo di realizzare la mappatura delle infrastrutture costiere europee a rischio e individuare soluzioni tecniche adeguate.

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