Caro gasolio, pescherecci in protesta. Martello: “Musumeci intervenga”

Il caro gasolio colpisce soprattutto i pescherecci che, come successo a Sciacca, annunciano lo stop delle attività.

Ad oggi il prezzo di una battuta di pesca è arrivato fino a 1300 euro di solo carburante. Proprio per questo motivo gli armatori di Sciacca hanno deciso di fermare le proprie attività.

Rispetto a poco tempo fa, i costi per la battuta di pesca sono aumentati del doppio. Mentre per alcuni lo stop è già arrivato, altri attendono che il gasolio presente nei pescherecci e quello comprato nei giorni scorsi si esaurisca prima di fermarsi.

Intanto anche il Sindaco di Lampedusa Totò Martello lancia l’allarme:

«Il prezzo del gasolio per i pescherecci ha raggiunto anche in Sicilia livelli record, in alcune località si paga fino ad 1 euro e 30 centesimi per un litro: è una situazione insostenibile che sta mettendo in ginocchio le marinerie siciliane ed in particolare quella di Lampedusa, dove la pesca rappresenta una delle attività principali per la comunità della nostra isola».

«Dopo avere sollecitato l’assessore all’Agricoltura Toni Scilla mi rivolgo adesso a Musumeci, affinché intervenga ponendo il tema del sostegno alle marinerie siciliane al centro dell’agenda del governo regionale. Stiamo parlando di un comparto che in Sicilia vede impegnati circa 4.800 lavoratori, è una emergenza vera – aggiunge Martello – che, soprattutto in realtà particolari come quella di Lampedusa edialtre isole minori, può avere effetti pesantissimi».

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