Caronte & Tourist-Basalt Infrastructure Partners: la sinergia vincente I Videointerviste
Guarda il video in alto
“Gran parte del nostro impegno lavorativo degli ultimi anni è stato diretto verso il miglioramento e l’ottimizzazione dei collegamenti con navi con le Isole minori: abbiamo investito quasi 40 milioni di euro in poco più di due anni in manutenzioni straordinarie per ‘riprendere’ le navi della flotta ex pubblica, abbiamo – secondo le direttive e in collaborazione con la Regione Siciliana – predisposto i progetti per la costruzione di nuove navi per i collegamenti insulari”. Lo ha dichiarato l’amministratore delegato di Caronte & Tourist Vincenzo Franza nel corso della conferenza stampa che si è svolta questa mattina nella sala Rossa “Pio La Torre” di Palazzo dei Normanni, alla presenza del Presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, in cui sono stati resi noti i dettagli dell’intesa tra il Gruppo Caronte & Tourist e il Fondo Internazionale Basalt Infrastructure Partners.
“Abbiamo scelto come partner un “Fondo Infrastrutturale”, presente anche in contesti simili a quelli in cui opera Caronte & Tourist – ha evidenziato Franza – che sia capace di garantire la stabilità dell’investimento, apportando al contempo tutta la professionalità necessaria a garantire che Caronte & Tourist sia un’azienda gestita secondo criteri di qualità di livello internazionale e che quindi possa godere della fiducia degli operatori degli altri mercati in cui andrà ad operare”. “Abbiamo trovato il partner che cercavamo in Basalt che nella persona di Jon Hanna (cui va il merito di avere una moglie siciliana) e del suo team ha duramente lavorato per chiudere questa operazione”.
“Da due anni abbiamo rilevato la ex Siremar – ha aggiunto Franza – e siamo impegnatissimi nell’opera più importante, quella di cambiare le navi che sono datate. Le prime due navi che andremo a realizzare, anche con fondi per il trasporto pubblico locale gestititi dalla Regione Siciliana, saranno quelle per Pantelleria e Lampedusa che sono le due isole che ne hanno più bisogno per la difficoltà del collegamento”. “A seguire, ci auguriamo di poter continuare con un programma di 5 navi sostituite nei prossimi 5-6 anni, per far sì che tutto lo standard via nave con le isole minori arrivi a livello europeo”. “Tra l’altro – ha proseguito Franza – siamo impegnati anche a difesa dell’ambiente e lo dimostra l’investimento sulla nave Elio già in funzione nello Stretto, alimentata a gas naturale liquefatto, il combustibile più ecologico, segno tangibile di attenzione all’ambiente senza la quale una impresa moderna non può vivere. Con orgoglio possiamo dire che abbiamo la prima nave traghetto di questo tipo nel Mediterraneo”. “Ci auguriamo – ha concluso Franza – che l’aumento del turismo e della stagione turistica delle isole faccia aumentare sempre più il numero di passeggeri trasportati, ma oggi il nostro obiettivo è di dare ai 5 milioni di passeggeri, fino a punte di 8 milioni, un livello di qualità superiore”.
L’accordo siglato oggi sancisce l’ingresso del Fondo londinese Basalt Infrastructure Partners (assistito sul dossier da Mediobanca e BonelliErede) nell’organigramma societario del gruppo di navigazione Caronte & Tourist con l’acquisto del 30% delle quote della società messinese. L’investimento varrà circa 130 milioni di euro, ovvero il 30% del valore dell’intera Caronte & Tourist, valutata circa 400 milioni. Comunque, Basalt entrerà nella partecipazione gradualmente facendo anche da partner industriale. Nel frattempo il Consiglio di amministrazione si allargherà con l’entrata di Jonh Hanna per il fondo Basalt e di due consiglieri di amministrazione autonomi: Carlo Gallo, esperto di logistica dei trasporti e Fabrizio Vitellio, esperto finanziario. Alle famiglie Franza e dell’architetto Gennaro Matacena resta comunque la quota di maggioranza con il 35 per cento di azioni a testa. Il fondo Basalt, con sedi a Londra e New York, è già presente sui mercati a livello globale con attività nei campi dell’energia, dei trasporti e delle utilities. Il fondo controlla la Wightlink, compagnia navale leader nelle tratte tra la Gran Bretagna e l’isola di Wight, e potrà sfruttare l’expertise acquisito per creare valore nel gruppo messinese. Per la Basalt è il secondo investimento in Italia, dopo quello sui pannelli solari.
Il principal di Basalt John Hanna ha sottolineato che “l’esame dell’investimento è durato più di un anno e alla fine il fondo è stata convinto dall’esperienza e dalla stabilità della Caronte & Tourist oltre che dalla finalità sociale che l’azienda persegue in Sicilia”.
“Il piano industriale vale 300 milioni (60 milioni di investimenti pubblici e 240 milioni di investimenti privati) e porterà a un rinnovamento della flotta navale – ha evidenziato Calogero Famiani, Ad di Caronte & Tourist – e al conseguente aumento della redditività industriale dal 23% al 33%. A questo aumento dovrebbero seguire, oltre che maggiori utili per i soci, maggiori investimenti”.
Le risorse pubbliche statali sono state stanziate per il rinnovo della flotta e serviranno per la costruzione di due nuove navi con una compartecipazione delle aziende. Lo stanziamento di risorse rientra all’interno delle concessioni del trasporto pubblico locale e così per la quota di finanziamento le navi sono pubbliche e allo scadere della concessione passeranno al successivo concessionario. Caronte & Tourist realizzerà ulteriori 240 milioni di investimenti privati con cui costruirà tre navi per i collegamenti nelle isole minori e una nave come la Elio, il traghetto sullo Stretto di Messina. All’interno di questa cifra 20 milioni serviranno per la manutenzione delle navi esistenti e 10 milioni per le infrastrutture portuali.
“È il segno che la Sicilia può diventare un grande polo d’attrazione per i grandi capitali stranieri – ha detto Musumeci -. Gli investimenti consentiranno l’ammodernamento della flotta e un maggior guadagno che dovrebbe tradursi in un risparmio per la Regione. È inoltre una buona notizia perché il miglioramento dei servizi comporterà il migliore collegamento per la Sicilia e le isole minori”. “Sul Ponte sullo Stretto di Messina – ha aggiunto Musumeci – la mia opinione è la stessa da sempre, da quando facevo l’eurodeputato. Il Governo della Regione siciliana è per il Ponte sullo Stretto di Messina, non è un capriccio ma una esigenza infrastrutturale essenziale per completare la rete che dal cuore dell’Europa deve arrivare fino a Palermo”.