Vent’anni di attesa ma ora, grazie alla Struttura contro il dissesto idrogeologico guidata dal governatore Nello Musumeci, a Castellamare del Golfo si assiste a una inversione di rotta con il finanziamento di lavori che restituiranno la piena fruibilità a un’area nevralgica per tutto il comprensorio com’è quella portuale.
“Interventi necessari a ridurre le condizioni di rischio caduta massi in corrispondenza del molo”: questa la dicitura tecnica della gara, per un importo complessivo di 400 mila euro, bandita dagli Uffici diretti da Maurizio Croce e alla quale si potrà partecipare entro il prossimo 20 dicembre. Un’opera che dovrà essere ultimata entro centocinquanta giorni dalla data di consegna e che consentirà di ritornare a frequentare un’intera zona in totale sicurezza, al riparo dal rischio di caduta massi dal costone.
Molto frequenti gli episodi di distacco di rocce che si sono verificati negli ultimi anni in prossimità della strada di accesso al molo, mettendo a repentaglio la pubblica incolumità in un luogo (lato Riserva dello Zingaro) molto frequentato, perché ad alta valenza turistica e commerciale, e nel quale si sta realizzando un depuratore.
Il progetto prevede misure di carattere generale, come le ispezioni e il disgaggio di massi pericolanti, ma anche più incisive come l’installazione delle barriere paramassi ad assorbimento di energia nel pendio a monte del fronte roccioso subverticale. Si procederà, infine, con il consolidamento di singoli blocchi lapidei e delle zone estese di roccia fratturata, sino alla demolizione di quelli che si trovano nella parete a ridosso del porto.