Cdm: approvato il decreto siccità e nuove assunzioni per Capitanerie di porto e Guardia costiera

Via libera del Consiglio dei ministri al nuovo decreto legge. Slittano ancora una volta i provvedimenti sulla concorrenza e sui balneari, approvati invece il testo sulla siccità e il decreto legge per oltre 3mila assunzioni nella Pubblica amministrazione, più di 2.100 solo per le forze dell’ordine, “per rafforzare la sicurezza dei cittadini”, come ha sottolineato la premier Giorgia Meloni.

Tra le assunzioni, oltre che nel corpo dei Carabinieri, Guardia di finanza, Vigili del fuoco e Polizia anche Capitanerie di porto e Guardia costiera. Fonti vicine al ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, fanno sapere che ci sarà un notevole incremento della pianta organica della Guardia Costiera, dove sono, infatti, previste 390 nuove assunzioni a partire dal 2024 e scaglionate in 5 anni. Queste assunzioni sono finanziate attraverso l’ultima legge di Bilancio con i fondi per la sicurezza, quelle nei ministeri sono coperte dalla manovra del governo Draghi.

Approvato, con qualche scintilla fra Lega e FdI sullo sfondo, anche il decreto legge voluto dal ministro Francesco Lollobrigida che istituzionalizza la cabina di regia sulla siccità, con la premier che delega Matteo Salvini a guidarla: la prima riunione è attesa entro un mese, e nel giro di una decina di giorni dovrebbe essere nominato un commissario straordinario.

Contro la siccità che colpisce l’Italia, il governo schiera una cabina di regia fra i ministri e un commissario straordinario nazionale. Sono le novità più importanti del Decreto legge sulla crisi idrica che è stato approvato dal Consiglio dei ministri. Altre novità sono la semplificazione delle procedure per gli interventi sulla rete, per l’utilizzo delle acque depurate in agricoltura e per i dissalatori. L’obiettivo di cabina di regia e commissario per la crisi idrica è individuare gli interventi necessari e realizzarli al più presto, eliminando lungaggini ed ostacoli. Le due strutture avranno il potere di sostituire gli enti locali e i concessionari che non fanno le opere, e di attuarle al posto loro. La cabina di regia è incardinata alla Presidenza del Consiglio e presieduta dal premier o, su sua delega, dal ministro delle Infrastrutture. E’ stato proprio Matteo Salvini a presentare il testo del Dl. La cabina comprende i ministri delle Infrastrutture, dell’Ambiente, del Pnrr, dell’Agricoltura, della Protezione civile, degli Affari regionali e dell’Economia, oltre al sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega agli investimenti pubblici. Il suo primo compito è fare entro 30 giorni una ricognizione delle opere urgenti e di quelle da affidare al commissario straordinario. Il ministero di Salvini ha già fatto sapere che entro un mese ci sarà la prima riunione della cabina. In caso di inadempienza dei soggetti che devono realizzare le opere, può attivare i poteri sostitutivi del commissario.

“La crisi idrica in atto ha bisogno di interventi forti. Con il decreto sulla siccità, il governo sceglie di fronteggiare con tutti gli strumenti possibili questa vera emergenza nazionale”. Lo afferma in una nota il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto.“Il provvedimento – osserva il ministro – imprime una svolta alla governance del settore idrico, con l’istituzione di una Cabina di Regia dei ministeri competenti e di un Commissario straordinario nazionale”“Nel decreto – aggiunge – sono previste importanti misure di semplificazione per realizzare e potenziare le infrastrutture, regolare i volumi degli invasi, intensificare quelle pratiche che possono farci vincere la sfida dell’efficienza: penso, in particolare, al riutilizzo delle acque reflue depurate a uso irriguo, alle vasche di raccolta, alla gestione dei fanghi di depurazione. Una grande novità e’ la spinta che proviamo a imprimere sulla realizzazione di impianti di desalinizzazione, non ancora diffusi nel nostro Paese”.

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