Cetacei nel Mediterraneo, Ispra: “Nel 2022 556 avvistamenti”

Il primo anno della campagna Ispra nei mari del Sud Italia ha portato a 556 avvistamenti di cetacei in 40 giornate di monitoraggio.

Lungo i 10.000 km percorsi l’incontro più frequente è stato con la stenella striata. Sono stati 13 invece i giganti del mare avvistati, tra balenottere comuni e capodogli. Uno di questi è stato visto saltare per sei volte.

Il progetto Life Conceptu Maris ha Ispra come capofila e beneficia di finanziamenti Ue. Nella sua campagna, condotta tra il Tirreno meridionale e i Canali di Sardegna e Sicilia, finora sono stati coinvolti oltre 70 ricercatori e 42 esperti di 27 enti diversi. L’obiettivo è, si legge nel comunicato di Ispra, “contribuire alla conservazione e la protezione di balene, delfini e tartarughe nel bacino del Mediterraneo e raccogliere nuovi dati, soprattutto in mare aperto, sulla distribuzione di queste specie, sulle loro preferenze ecologiche e sulle principali pressioni antropiche come il traffico marittimo e i rifiuti marini“.

Da marzo è stata introdotta una novità, accessibile a tutti i cittadini: chiunque potrà candidarsi per salire a bordo dei traghetti coinvolti nel progetto e monitorare, insieme ai ricercatori, una delle 16 rotte disponibili nel bacino del Mediterraneo. Oltre ai cetacei, il progetto ha monitorato anche le tartarughe e altre specie. Sono stati poi raccolti 30 campioni di acqua per l’estrazione del DNA ambientale, che verranno analizzati geneticamente all’Università Milano Bicocca e all’Università di Palermo per ricostruire le catene alimentari marine dell’area monitorata. I risultati saranno utili per studiare il rapporto preda-predatore e gli spostamenti dei cetacei.

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