Chiusura di bar e ristoranti alle 18, Federpesca: “E’ un danno per tutta la filiera ittica”

“Le norme contenute nell’ultimo DPCM, relative alla chiusura dei ristoranti negli orari serali, colpiscono duramente a ritroso anche le imprese della filiera ittica, già severamente provate da questa emergenza“. Così in una nota la Federazione Nazionale delle Imprese di Pesca commenta il nuovo decreto Conte, del 25 ottobre, in cui viene indicata la chiusura di bar e ristoranti alle 18.

“Le imprese di pesca italiane infatti difficilmente riescono a commercializzare nei canali GDO, avendo piuttosto come principale mercato di sbocco proprio quelli della ristorazione e del catering. Per questo, la chiusura dei ristoranti comporterà inevitabilmente una ricaduta negativa in danno delle imprese di pesca italiane. Il settore ha garantito ai consumatori in questi mesi di pandemia un costante approvvigionamento di prodotti freschi di qualità, ricevendo dal Governo il giusto riconoscimento per il contributo determinante al soddisfacimento della domanda delle famiglie. Oggi un ulteriore, devastante, impatto, che riverbera alle imprese ed ai lavoratori del settore“, prosegue.

Occorre quindi prevedere un nuovo contributo a fondo perduto per tutte le imprese italiane armatrici di pescherecci, destinato a colmare il differenziale di fatturato rispetto agli anni scorsi – spiega -. Come pure, quanto mai necessario velocizzare anche l’approvazione del fondo pesca (CISOA-Pesca), già contenuto all’interno della proposta di legge “interventi per il settore ittico” approvata in queste settimane nelle Commissioni della Camera dei Deputati”.La norma prevede l’istituzione dell’ammortizzatore sociale strutturale anche per la pesca, attualmente tra i pochi settori imprenditoriali esclusi da questa forma di sostegno“.

“Il testo giunto in aula è già il frutto di una condivisione tra le forze politiche – conclude Federpesca – ma occorre intervenire immediatamente inserendo lo strumento della cassa integrazione per il settore pesca tra gli interventi che saranno contenuti nei provvedimenti di urgenza di imminente emanazione a sostegno dei settori colpiti dalle misure restrittive delle scorse ore.”

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