Ciesm a Palermo, confronto sulle sfide per la preservazione dell’ecosistema marino
Sono stati circa quattrocento i ricercatori provenienti da ventitré Paesi che, insieme ad esperti di valenza internazionale, hanno preso parte al 43° congresso della Commissione Internazionale per l’Esplorazione Scientifica del Mar Mediterraneo (Ciesm).
Un momento di confronto nel quale si è discusso sulle attuali sfide per la preservazione dell’ecosistema marino. Una iniziativa che si è svolta, anche grazie al sostegno della Regione Siciliana e del Dipartimento del Patrimonio Culturale e dell’Identità Siciliana, alla la Scuderia Reale del Palazzo dei Normanni, completamente ristrutturata per l’occasione.
Alla cerimonia di apertura dei lavoro ha preso parte anche il Principe Alberto II di Monaco: “La storia umana della Sicilia è intrecciata con quella del Mediterraneo, e si riflette all’interno di queste stesse mura. Il mio pieno impegno nei confronti dei valori del Ciesm riflette la mia attiva partecipazione personale, nonché l’impegno del Principato di Monaco per la conservazione dell’ambiente marino basato sulle conoscenze scientifiche“.
Il Principe si è poi soffermato sul lavoro svolto dalla Ciesm che promuove “la ricerca collaborativa al di là delle frontiere geopolitiche, federando nel processo migliaia di scienziati marini di tutte le sponde del mare, provenienti da culture diverse, rispecchiare la nostra ricca e diversificata eredità mediterranea La diversità come mosaico di idee. Diversità di soluzioni.
Dobbiamo essere fieri delle nostre differenze: finché ci sarà rispetto e dialogo, si produrranno scintille di inventiva e creatività“.
L’occasione è stata utile per il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, per ricordare che l’amministrazione sta “lavorando, insieme all’autorità di sistema portuale, per restituire ai palermitani un nuovo e diverso rapporto con il proprio mare. Già abbiamo lavorato e portato avanti il progetto del molo trapezioidale, ma attraverso le risorse del Pnrr, stiamo lavorando per avviare la riqualificazione della costa Sud, violentata dal sacco di Palermo“.
A far da padrone di casa il presidente dell’Ars Gaetano Galvagno, che ha poi invitato il Principe di Monaco per una visita a Palazzo Reale: “E’ un momento di grande significato per tutti noi, per condividere conoscenze vitali per la salvaguardia del mare Mediterraneo, la cui preziosa bio diversità è oggi più che mai minacciata dall’inquinamento e dai cambiamenti climatici. Sono certo che i lavori di questi giorni contribuiranno a tracciare un percorso verso un futuro di auspicabile sensibilità verso queste tematiche – ha aggiunto Galvagno -. Tra la Sicilia è il principato di Monaco esiste un forte legame fatto di amicizia e collaborazione“. Presenti, tra gli altri, anche l’assessore all’identità siciliana Francesco Scarpinato, il rettore dell’Università degli Studi di Palermo, Massimo Midiri, e il comandante militare dell’esercito in Sicilia, Francesco Principe.