Cima si spezza su una nave, muore un marinaio a Messina

Mortale incidente sul lavoro sulla nave ‘Elio’ della Caronte & Tourist al porto di Messina. Un nostromo, Gaetano Puleo, 61 anni, è deceduto dopo essere stato colpito da un cima di ormeggio mentre era bordo. L’uomo impiegato da anni per l’azienda che si occupa dei trasporti nello Stretto di Messina, era sul traghetto durante le fasi di approdo al molo Norimberga, nella Città dello Stretto.

Da una prima ricostruzione sembra che il marittimo fosse affacciato ad uno degli oblò della nave quando una delle gomene in tensione si è staccata, o si è spezzata, e lo avrebbe colpito in pieno, alla testa. Il nostromo è caduto in mare ed è stato recuperato dai colleghi con l’aiuto di personale della Capitaneria di Porto. Ma per lui non c’è stato alcunché da fare. Sulla vicenda la Procura di Messina ha aperto un’inchiesta delegando le indagini alla Capitaneria di porto. Gaetano Puleo era messinese, e da trent’anni lavorava sui traghetti dello Stretto. La Elio è l’ammiraglia della flotta entrata in servizio sullo Stretto di Messina da poco più di due anni. Si trovava al Norimberga per il completamento di alcuni lavori di manutenzione ordinaria.

Il capitano di Vascello Andrea Tassara comandante della capitaneria di Porto di Messina ha confermato che “dopo quanto è avvenuto il magistrato ci ha affidato le indagini con le funzioni di polizia giudiziaria e stiamo indagando a trecentosessanta gradi sulla vicenda, tuttavia al momento non c’è una tesi privilegiataNaturalmente – ha aggiunto – quando avremo tutti i riscontri riferiremo alla Procura”.

“Siamo sconvolti e annichiliti per il dolore – ha dichiarato la società armatrice – e ci stringiamo ai familiari di Gaetano collaboratore generoso, preparato e disponibile, uomo buono e gentile, la cui scomparsa lascia un vuoto enorme in quanti lo hanno conosciuto e gli hanno voluto bene”.

La stessa Caronte & Tourist ha insediato una commissione interna col compito di approfondire le cause dell’incidente e si è dichiarata a disposizione degli inquirenti, assicurando che non farà mancare alla famiglia “il proprio concreto e tangibile supporto”.

“Piangiamo ancora vittime sul lavoro – ha commentato Michele Barresi della Uiltrasporti di Messina – in un comparto , quello dei marittimi e dei trasporti in genere che resta sempre tra i settori lavorativi più esposti . Interroghiamoci su cosa fare per tutelare al meglio chi lavora, e stringiamoci attorno al lutto di un’altra famiglia”.

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