Inaugurata a Capo Granitola, in provincia di Trapani, la nuova Stazione marina internazionale, istituita presso la sede dell’Istituto per lo studio degli impatti antropici e sostenibilità in ambiente marino (Ias) del Cnr. In rappresentanza del governo regionale ha partecipato l’assessore al Territorio Toto Cordaro, che ha sottolineato «la forte sintonia che si è sviluppata tra l’amministrazione regionale e il Cnr – ha detto – per iniziative concrete che mirano alla tutela dell’ambiente e alla pianificazione dello sviluppo eco-sostenibile del territorio della Sicilia».
L’evento ha visto la firma del “Memorandum di collaborazione scientifica per la costituzione della Stazione marina internazionale di Capo Granitola” che ambisce a essere “un vero e proprio campus delle scienze del mare che sia riferimento per l’ampia rete di strutture di ricerca presenti sul territorio nazionale, per il sistema universitario e per il tessuto aziendale e industriale orientato come strategia di sviluppo ai settori marino-marittimi. Il Memorandum sarà siglato da: Consiglio nazionale delle ricerche; Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Sicilia; Consorzio nazionale interuniversitario per le scienze del mare; Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile; l’Istituto nazionale di fisica nucleare; l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia; l’Istituto nazionale di oceanografia e di geofisica sperimentale; l’Istituto zooprofilattico sperimentale della Sicilia “A. Mirri”; Stazione zoologica “Anton Dohrn”.
Grande emozione, inoltre, per l’intitolazione di due aree della sede a due figure importanti e carismatiche per la Sicilia: Sebastiano Tusa, assessore regionale ai Beni culturali, morto nell’incidente aereo di Addis Abeba lo scorso 10 marzo; Rita Atria, giovane testimone di giustizia e vittima innocente della mafia, scomparsa nel 1992 a soli 17 anni. Cordaro, nel corso del suo intervento, si è soffermato a ricordare le straordinarie doti umane e culturali del compianto Sebastiano Tusa del quale era presente la moglie Valeria Patrizia Li Vigni, soprintendente del mare. E’ stato invece don Luigi Ciotti a ricordare la figura di Rita Atria.