Collegamenti con le Isole Minori, interrogazione di Catalfamo su aumento tariffe

“L’aumento del 20% delle tariffe per i collegamenti marittimi con le isole minori siciliane rappresenta uno schiaffo alle legittime aspettative di cittadini e famiglie che dopo due anni di pandemia stanno cercando di risalire la china dalla crisi ma si scontrano con una sequenza infinita ma soprattutto inaccettabile di aumenti che rischiano di azzerare il potere di spesa delle persone e le penalizza anche nei trasporti essenziali”. Lo afferma il parlamentare di “Prima l’Italia”, Antonio Catalfamo che ha presentato all’Ars un’interrogazione con richiesta di interventi urgenti per contrastare l’avvenuto aumento delle tariffe sui collegamenti con le isole minori.

L’istanza è stata indirizzata al presidente della Regione e all’Assessore per le Infrastrutture e la Mobilità.

“Risultano ormai attuati – spiega Catalfamo – gli aumenti tariffari del 20% dei costi dei collegamenti marittimi con le isole minori siciliane a carico dell’utenza e nessun provvedimento ha tutelato i residenti nelle Isole con tariffe speciali e scontate, tanto meno è stato emesso alcune provvedimento per il miglioramento della qualità e della quantità del servizio. Occorre ricordare che nel mese di maggio scorso, in seguito agli incontri tra il Governo regionale e le società di navigazione siciliana, era stato raggiunto l’accordo di congelare gli annunciati aumenti regolati dalla convenzione ministeriale in attesa dell’istituzione di un tavolo tecnico che avrebbe consentito, con il Ministero dei Trasporti, di attuare misure compensative per gli straordinari aumenti di carburante”.

Catalfamo richiama l’attenzione sulla “procedura compensativa prevista” che “risultava indispensabile per scongiurare l’aumento delle tariffe dei collegamenti marittimi soprattutto per i cittadini residenti nelle isole siciliane e che gli accordi regionali non prevedevano il rincaro”.

“Le società di navigazione – continua il parlamentare – sono destinatarie di cospicue risorse finanziarie pubbliche, anche a carico del bilancio regionale, e nello scorso mese di febbraio erano state erogate dalla Regione Siciliana ulteriori e ingenti somme per ripianare gli squilibri di bilancio maturati negli anni precedenti, per compensare gli aumenti di prezzo del carburante e per evitare gli annunciati aumenti delle tariffe per i cittadini destinatari del servizio. Il collegamento con le isole minori è un servizio pubblico e, a garanzia dello stesso, ogni anno sono stati sempre sostenuti notevoli e costanti costi a carico del bilancio regionale, oltre alle risorse statali destinate alle società di navigazione siciliana in virtù dei protocolli d’intesa ministeriali, con il risultato che sui cittadini gravano oltre agli aumenti delle spese necessarie per gli spostamenti anche i pagamenti delle tasse imposte alle persone fisiche”.

Da qui la richiesta, da parte dell’on. Catalfamo – di chiarimenti e di interventi per contrastare questa “stangata”. Il parlamentare di Prima l’Italia ha chiesto di sapere “quali siano le procedure che sono state attuate al fine di scongiurare l’aumento delle tariffe che vede penalizzati i residenti nelle isole costretti a pagare importi aumentati con servizi che hanno diminuito la qualità e la quantità della frequenza dei collegamenti isolani”.

Ed inoltre Catalfamo chiede di sapere “quali siano i motivi della decisione arbitraria dell’aumento tariffario e della diminuzione del numero di tratte per i collegamenti con le isole che rende difficili gli spostamenti e crea seri disagi alla popolazione che si sposta non solo per scopi turistici ma soprattutto per motivi di lavoro, studio e di salute”.

Viene sollecitato l’avvio di “un’accurata indagine conoscitiva sulla corretta gestione delle risorse finanziarie da parte delle società di navigazione siciliana e se siano rispettati i principi di economicità, efficacia e trasparenza”.

L’interrogazione punta a fare luce “sui motivi della riduzione delle corse giornaliere soprattutto in questo periodo estivo di maggiore affluenza turistica che risulta palesemente essere penalizzante per l’utenza e contraria ai basilari principi dell’economia considerata la conseguenziale diminuzione dei ricavi delle società”.

Da qui la richiesta al Governo regionale di “attivazione immediata di procedure d’urgenza al fine di ridurre e scontare in modo giusto e apprezzabile le attuali tariffe per i collegamenti con le isole minori per i cittadini residenti nella regione siciliana nel rispetto dei dettati costituzionali e statutari e al fine di garantire la continuità territoriale ai cittadini un ed eliminare gli svantaggi delle insularità”.

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