Confitarma: Convegno per riflettere sulla sfida della transizione ecologica
“Dante, il mare e le navi: viaggio verso la transizione ecologica di un paese marittimo” questo il tema di un convegno organizzato da Confitarma nella sede rinnovata di Palazzo Colonna, al quale hanno partecipato i ministri delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili Enrico Giovanini e della Difesa Lorenzo Guerini.
Mario Mattioli, Presidente di Confitarma, nell’introdurre gli interventi istituzionali ha affermato: “Confitarma ha voluto fortemente dare vita a un momento di riflessione sulla grande e “ineluttabile” sfida della transizione ecologica che tutti noi – Istituzioni, imprese, lavoratori e naturalmente società civile – siamo chiamati ad affrontare. Un’esigenza che è presente anche nell’opera di Dante che, in particolare, nel famoso sonetto de Le Rime, dice che vorrebbe andare per mare verso lidi lontani con una nave robusta che possa sopportare la tempesta, il cattivo tempo e ogni altro tipo di ostacolo. Dante, fa una valutazione ponderata di tutti i fattori in gioco che, poi, è l’essenza della navigazione: dirigersi verso un porto stabilito tramite la rotta più idonea, conveniente e sicura, oltre che breve e quindi economica. Nel nostro caso il “porto stabilito” è il passaggio cruciale della decarbonizzazione che il trasposto marittimo, insieme a tutti gli altri comparti industriali, è chiamato necessariamente ad affrontare”.
“Condivido la scelta di Confitarma di partire da Dante e quindi dalla cultura, per parlare di transizione ecologica, che è al centro della politica di questo Governo – ha afffermato Enrico Giovannini, Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili -.La transizione ecologica prima si fa nella nostra testa, poi nelle scelte. Dobbiamo quindi affrontare anche la transizione culturale, che ruota intorno al tema dell’innovazione, in cui l’Italia può vantare alcune eccellenze. Ma purtroppo, ci sono ancora diversità di orientamento nel sistema delle imprese. Dobbiamo essere capaci di posizionarci sulla frontiera e non essere follower. Questo significa anche cultura della responsabilità verso le generazioni attuali e verso quelle del futuro. La transizione ecologica richiede interventi rapidi: quest’anno con il PNRR e il Piano Complementare ci siamo occupati di strutture fisiche, nel 2022 ci occuperemo di investimenti immateriali connessi alle strategie. geopolitiche del Paese. Confermo non solo l’impegno a rafforzare la capacità di questo Paese marittimo di essere al centro dei traffici internazionali ma anche di svolgere la transizione ecologica nel modo migliore ed essere motore a livello europeo e mondiale”.
Lorenzo Guerini, Ministro della Difesa, ha affermato che “In un sistema geopolitico sempre più fluido e dinamico caratterizzato da una crescente competizione per l’accesso alle risorse, il mare è sempre più la nuova frontiera dello sviluppo economico, commerciale, energetico, tecnologico e alimentare. Ciò se non attentamente presidiato e regolamentato rischia di compromettere definitivamente l’ambiente marino, già seriamente minacciato da uno sfruttamento intensivo e da una scarsa tutela del suo eco-sistema, fenomeno particolarmente evidente proprio nel Mediterraneo. Questo ha un chiaro ed evidente nesso con la politica [o meglio le politiche] di difesa e sicurezza nazionale, in quanto proprio il dominio marittimo e le attività che qui si svolgono sono una parte consistente di quegli interessi nazionali che la Difesa ha il compito di tutelare”.