Contributi pescatori autonomi: la circolare dell’INPS
Nella giornata di ieri l’INPS ha comunicato le aliquote contributive per l’anno 2023 per i lavoratori autonomi che svolgono attività nel settore della pesca. Tutti i termini e le modalità sono state rese note con la circolazione n. 16 del 7 febbraio 2023.
Secondo circolare, in merito all’adeguamento delle retribuzioni convenzionali, si stabilisce che il contributo mensile dovuto all’INPS dai lavoratori autonomi è soggetto ad un adeguamento annuale, calcolato in base alla misura del salario convenzionale per i pescatori della piccola pesca marittima e delle acque interne associati in cooperativa.
L’Istituto sottolinea come la variazione percentuale nell’indice dei prezzi al consumo, nel periodo compreso tra gennaio-dicembre 2021 e gennaio-dicembre 2022, per famiglie di operai e impiegati, è dell’8,1%. Di conseguenza per il 2023 la misura della retribuzione convenzionale su cui calcolare i contributi risulta essere pari a: 29,98 euro quella giornaliera e 750 euro quella mensile. Il contributo mensile per l’anno 2023, tenuto conto dell’aliquota contributiva fissata al 14,90%, è pari a 111,76 euro. Per alcune tipologie di imprese è previsto uno sgravio contributivo del 44,32%, con un contributo mensile pari a 63,23 euro. Il beneficio, come comunicato dal Ministero del lavoro e delle Politiche Sociali, viene concesso alle imprese che esercitano la pesca costiera e le imprese che esercitano la pesca nelle acque interne e lagunari.
Resta invariato il contributo di maternità. Le pescatrici autonome della piccola pesca e delle acque interne potranno beneficiare del versamento di un contributo pari all’importo mensile di 0,62 euro.
Il versamento dovrà essere effettuato entro il 16 di ogni mese. L’INPS comunicherà agli assicurati tutti i dati utili al fine di consentire ai pescatori autonomi di versare in maniera corretta la contribuzione per l’anno 2023. L’Istituto non procederà all’invio dei modelli F24 ai pescatori autonomi titolari di partita IVA.