Covid: Alicudi e Ginostra isole senza neanche un positivo
A un anno dall’inizio della pandemia da coronavirus, Alicudi e il borgo di Ginostra, a Stromboli (due tra le sette isole che compongono l’arcipelago) risultano essere tra i pochi luoghi al mondo “Covid free”.
I medici dell’Usca, che hanno fatto i tamponi a tutti gli isolani nell’ambito del piano di test rapidi predisposto dalla Regione, non hanno infatti riscontrato neanche un positivo.
Discorso diverso per le altre isole dell’arcipelago che hanno invece dovuto fare i conti con il Covid. Salina è stata la prima a far registrare alcuni casi, legati al rientro sull’isola di persone residenti al Nord; l’ultima in ordine di tempo è Vulcano, con due positivi e sei in quarantena.
Alicudi, con una superficie di poco più di 5 km quadrati, è la più piccola delle isole Eolie e conta un centinaio di residenti. Gli asini sono gli unici mezzi di trasporto che permettono di scalare i mille gradini che portano fino alla sommità dell’isola a quota 370 metri. Non vi sono presidi di forze dell’ordine, agenzie bancarie, sportelli bancomat o farmacie. La scuola è forse la più piccola d’Europa. Ha una decina di alunni tra elementare e media, ma è stata tra le prime già da alcuni anni ad attuare la didattica a distanza, con lavagna multimediale, laboratorio di informatica e collegamenti con tablet e cellulari.
Anche Ginostra, sull’isola di Stromboli nelle scorse settimana è rimasta isolata per ben otto giorni. Fino al 2004 non aveva uno scalo marittimo né l’energia elettrica. L’attuale porticciolo viene continuamente danneggiato dalle mareggiate, come lamentano i residenti. Nel periodo invernale abitano nel borgo 40 persone, tra eoliani e una colonia di tedeschi che da anni si sono stabiliti in questo angolo di paradiso lontano però da tutti i comfort. Anche qui niente forze dell’ordine ma solo un ufficio postale e un presidio di guardia medica. Chi va a Ginostra cerca sicuramente pace e tranquillità, ma (oggi) forse anche un rifugio sicuro dalla pandemia.