Dalla Bandiera Blu alla Spiga verde: Modica punta al turismo sostenibile

Sistema ibleo di Bandiere Blu per le spiagge, programma EcoSchool per portare l’educazione all’ambiente e l’attenzione ai temi della sostenibilità nelle scuole di ogni ordine e grado e Spighe Verdi per le zone rurali. Sono queste le novità emerse dal proficuo incontro tra Claudio Mazza, presidente della Fee Italia (Foundation for Environmental Education, organizzazione internazionale non governativa presente in oltre 70 paesi, che dal 1981 si occupa di diffondere buone pratiche ambientali, attraverso attività di educazione, formazione e informazione per la sostenibilità), l’Amministrazione comunale e Corrado Monaca, consulente esterno per l’ottenimento della Bandiera blu, che si è svolto nella mattinata di ieri, 2 luglio, a Modica.

Mazza, in visita ufficiale in città, dopo l’incontro a Palazzo S. Domenico con il sindaco gli assessori della Giunta, si è recato a Marina di Modica per una ricognizione dei luoghi, dal lungomare alla Piazza Mediterraneo sino all’ex Piscina. Positive le sue impressioni sulla frazione balneare.

 «Sono stato tante volte in Sicilia – ha detto Mazza – ma è la prima volta che vengo a Modica. Devo dire che sono rimasto impressionato positivamente. Ho trovato una grande attenzione per la qualità complessiva dei servizi balneari. In particolare, accanto ai servizi qualificati e di livello molto alto offerti dai lidi, ho visto che anche nella spiaggia libera vi sono servizi di buon livello e attenzione ai particolari. È una spiaggia accogliente per i turisti e inclusiva, con ampi spazi che consentono il distanziamento in tempi di Covid. La spiaggia e i servizi annessi sono perfettamente accessibili per i portatori di handicap. E questo è un aspetto molto importante».

Mazza ha sottolineato l’importanza dell’adesione del Comune di Modica al progetto Eco-School, che coinvolge già 270 milioni di studenti in tutto il mondo. L’adesione consiste nella partecipazione a una serie di attività formative nelle scuole cittadine (8 istituti comprensivi e 21 plessi scolastici) rivolte non solo agli studenti, ma anche ai docenti e alle famiglie. «La scelta di inserire l’educazione ambientale in modo strutturato in tutte le scuole di Modica – ha aggiunto Mazza – è strategica, perché attraverso i ragazzi raggiunge tutta la cittadinanza. È una scelta di medio e lungo termine, ma è importante educare la cittadinanza e le nuove generazioni ai temi del rispetto dell’ambiente e della sostenibilità».

Corrado Monaca, già presidente nazionale del Movimento Azzurro, dal 2002 ha lavorato per far ottenere il prestigioso riconoscimento prima a Pozzallo, poi a Marina di Ragusa e quindi a Santa Maria del Focallo. Di recente è stato tra i promotori e gli artefici del riconoscimento della Bandiera Blu anche alle spiagge messicane. «Il riconoscimento conferito dal Fee Italia – ha spiegato Monaca – non è a vita, ma è qualcosa di dinamico, in quanto è subordinato al rispetto di una serie di condizioni e richiede un controllo costante sui parametri della qualità ambientale: il controllo delle acque, la pulizia del litorale e dell’entroterra, il monitoraggio dello stato di salute degli habitat marini, i servizi al pubblico e il funzionamento della raccolta differenziata, pena la revoca del riconoscimento con la conseguente perdita dei benefici di immagine che ne derivano. Dunque comporta una serie di obblighi e responsabilità per gli Enti. Le Bandiere Blu rappresentano un valore aggiunto non solo per le singole città, ma per l’intero territorio. Si potrebbe pensare anche in termini di sistema: un territorio con otto Bandiere blu, una per ogni comune rivierasco, in grado di puntare sul turismo di qualità. Ma se pensiamo che per avere quattro Bandiere Blu ci sono voluti vent’anni, vuol dire che gli ostacoli e le difficoltà non mancano».

Non si è parlato soltanto di mare e spiagge nell’incontro con Mazza, ma anche di zone rurali. Il primo cittadino Ignazio Abbate ha anticipato, infatti, l’intenzione di ottenere per Modica la Spiga Verde, un riconoscimento conferito dalla Fee Italia alle località che promuovono uno sviluppo rurale sostenibile. «La Spiga Verde, equivalente rurale della Bandiera Blu – ha detto Abbate – presuppone la cura dell’ambiente, la biodiversità e la difesa del paesaggio. Tutte cose che noi già abbiamo. Dobbiamo solo formalizzare la candidatura, che presenteremo per il 2022».

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