Dalla Commissione pesca dell’Europarlamento arriva lo stop alle reti a strascico entro 100 metri profondità

Divieto di utilizzo di reti a strascico entro 100 metri di profondità dal 1 maggio al 31 luglio e riduzione dello sforzo di pesca del 10% per tre anni rispetto ai giorni consentiti tra il 2012 e il 2017. Sono alcune delle novità contenute nel piano di gestione pluriennale per gli stock ittici demersali nel Mediterraneo occidentale, approvato l’altro ieri dalla Commissione pesca dell’Europarlamento. Il provvedimento, indirizzato principalmente a Italia, Spagna e Francia riguarda la gestione degli stock di nasello, triglia, gamberetti rosa, scampi, gamberetti blu e rossi e gamberi rossi giganti, che vivono sul fondo marino. Il testo legislativo è stato approvato con 17 voti a favore, 5 contro e 1 astensione.
Ora è necessario confermarlo nella plenaria della prossima settimana a Strasburgo, prima che possano iniziare i negoziati con i ministri dell’Ue.

Le modifiche della Commissione pesca dell’Europarlamento al piano per il Mediterraneo occidentale mettono gli stock ittici a rischio di “totale collasso”. E’ quanto si legge in una nota della Ong Oceana. “Con il provvedimento così com’è ora – dichiara il direttore di Oceana Lasse Gustavsson – ci saranno meno pesci mediterranei sulle tavole in Francia, Italia e Spagna, meno posti di lavoro nel settore della pesca e metodi di pesca insostenibili continueranno a distruggere la vita marina”.
Secondo la responsabile pesca del Wwf Europa Samantha Burgess con “questo voto gli eurodeputati hanno perso l’ennesima opportunità di affrontare le vere cause della pesca non sostenibile e cominciare a recuperare il nostro mare Mediterraneo, gravemente sovrasfruttato”.

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