Dalla riforma dell’economia blu a quella dei porti, Musumeci: “Motore di crescita per le regioni del Sud” CLICCA PER IL VIDEO

 

La nuova via dello sviluppo passa attraverso la valorizzazione del mare. Con i suoi chilometri di costa la Sicilia potrebbe rivelarsi tra i maggiori beneficiari della legge quadro sulla blue economy, prossimamente al vaglio del Governo.

Nella legge di bilancio è stato previsto un collegato per l’economia blu con degli interventi mirati al potenziamento di alcune tra le filiere che compongono il settore. E’ una possibilità di crescita che valorizza le nostre coste e potrebbe essere motore di crescita per le regioni del Sud“. A sottolineare questo aspetto è stato il ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare Nello Musumeci, intervenuto nei giorni scorsi ad Augusta per visitare la sede dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sicilia Orientale.

La riforma era stata annunciata nelle scorse settimane dal ministro Urso che proprio in quell’occasione aveva sottolineato il lavoro in sinergia col Ministero del Mare, anticipando alcuni contenuti, come le linee per lo sviluppo della logistica portuale e il turismo nautico, evidenziando come l’obiettivo sia quello di “rafforzare il nostro patrimonio intervenendo sugli aspetti che possano facilitare gli investimenti delle aziende del settore della nautica e dell’economia del mare. Il 2024 sarà l’anno nel quale saremo in grado di fornire un quadro legislativo ed economico per le imprese della nautica che consideriamo aziende di eccellenza del saper fare italiano”.

Tutte considerazioni condivise anche dall’ex presidente della Regione Siciliana che ha ricordato l’attenzione del Governo in campi come quello crocieristico, del diporto, della pesca e verso la costruzione della nuova riforma dei porti, dove sono ancora tanti i nodi da sciogliere: dall’organizzazione delle Adsp ai trasporti marittimi, dalla digitalizzazione alla semplificazione burocratica.

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