Decarbonizzazione settore marittimo: il Consiglio Ue adotta Iniziativa FuelEU Maritime

Il Consiglio europeo ha adottato nei giorni scorsi un nuovo regolamento sull’Iniziativa FuelEU Maritime, grazie al quale un maggior numero di combustibili rinnovabili e a basse emissioni di carbonio ridurrà l’impronta di carbonio del settore marittimo nell’UE.

L’obiettivo principale dell’iniziativa FuelEU Maritime, elemento chiave del pacchetto “Pronti per il 55%” dell’UE, è aumentare la domanda e l’uso costante di combustibili rinnovabili e a basse emissioni di carbonio e ridurre le emissioni di gas a effetto serra generate dal settore del trasporto marittimo, garantendo nel contempo il buon funzionamento del traffico marittimo ed evitando distorsioni nel mercato interno. Il nuovo regolamento punta a riportare il trasporto marittimo sulla traiettoria degli obiettivi climatici dell’UE per il 2030 e il 2050 e dovrebbe svolgere un ruolo fondamentale nell’attuazione della normativa europea sul clima.

Ecco le disposizioni principali contenute nel nuovo regolamento:

  • misure volte a garantire che l’intensità dei gas a effetto serra dei combustibili utilizzati dal settore del trasporto marittimo diminuisca gradualmente nel corso del tempo, partendo da una riduzione del 2% nel 2025 fino a raggiungere l’80% entro il 2050
  • un regime speciale di incentivi per sostenere l’utilizzo dei cosiddetti combustibili rinnovabili di origine non biologica (RFNBO) con un elevato potenziale di decarbonizzazione
  • l’esclusione dei combustibili fossili dal processo di certificazione del regolamento
  • l’obbligo per le navi passeggeri e le navi portacontainer di collegarsi all’alimentazione elettrica da terra per il fabbisogno di energia elettrica mentre sono ormeggiate alla banchina nei principali porti dell’UE a partire dal 2030, al fine di mitigare l’inquinamento atmosferico nei porti, che spesso si trovano in prossimità di zone densamente popolate
  • un meccanismo volontario di messa in comune (pooling), in base al quale le navi saranno autorizzate a mettere in comune il loro saldo di conformità con una o più navi; il saldo medio del pool dovrà rispettare i limiti di intensità dei gas a effetto serra
  • eccezioni limitate nel tempo per il trattamento specifico delle regioni ultraperiferiche, delle piccole isole e delle zone altamente dipendenti, dal punto di vista economico, dalla loro connettività
  • le entrate generate dall’attuazione del regolamento (“sanzioni FuelEU”) dovrebbero essere utilizzate per progetti a sostegno della decarbonizzazione del settore marittimo con un meccanismo di trasparenza rafforzato
  • un monitoraggio dell’attuazione del regolamento attraverso il processo di informazione e riesame della Commissione

Potrebbero interessarti anche...