DeepSeek: l’applicazione ufficiale scompare dagli store italiani

L’applicazione ufficiale di DeepSeek, il chatbot di intelligenza artificiale che ha recentemente superato ChatGPT come app gratuita più scaricata sull’App Store di iOS negli Stati Uniti, non è più disponibile sugli store italiani di Android e iPhone. Oggi, 29 gennaio 2025, il software è stato rimosso sia dal Google Play Store che dall’App Store di Apple, ma rimane accessibile nella sua versione online tramite browser. Inoltre, continua a funzionare regolarmente per gli utenti che lo avevano già scaricato in precedenza.

Al momento, né la società sviluppatrice, Hangzhou DeepSeek Artificial Intelligence, né le autorità italiane hanno rilasciato comunicati ufficiali riguardo a questa improvvisa scomparsa. Solo ieri, il Garante per la protezione dei dati personali aveva espresso preoccupazioni sull’alto rischio per la riservatezza dei dati personali degli utenti italiani che utilizzano il servizio. Alle due società dietro al chatbot, Hangzhou DeepSeek Artificial Intelligence e Beijing DeepSeek Artificial Intelligence, sono stati concessi 20 giorni per fornire chiarimenti in merito.

Interpellata da Wired, una fonte interna all’Autorità ha dichiarato di non ravvisare un collegamento diretto tra la rimozione dell’app e le recenti preoccupazioni del Garante. Questo suggerisce che non si tratti di un caso analogo a quello di ChatGPT nel marzo 2023, quando l’app fu bloccata in Italia in seguito alle contestazioni del Garante. Altrimenti, non si spiegherebbe perché le app siano scomparse dagli store, mentre il sito web rimane accessibile.

È plausibile che la rimozione sia legata a questioni di conformità con le linee guida dei gestori degli app store, Apple e Google. Tuttavia, entrambe le aziende non hanno ancora rilasciato commenti ufficiali sulla vicenda.

DeepSeek ha recentemente attirato l’attenzione internazionale per le sue prestazioni avanzate e per aver superato ChatGPT come app gratuita più scaricata sull’App Store di iOS negli Stati Uniti. Il chatbot è stato elogiato per la sua capacità di rispondere a domande, risolvere problemi logici e scrivere programmi informatici, competendo con altri chatbot leader nel mercato. Tuttavia, sono emerse preoccupazioni riguardo alla censura di argomenti politicamente sensibili e alla sicurezza dei dati degli utenti.

La comunità tecnologica e gli utenti italiani attendono ulteriori chiarimenti da parte delle autorità competenti e delle aziende coinvolte per comprendere le ragioni dietro questa improvvisa rimozione e per valutare le implicazioni future per l’utilizzo di DeepSeek in Italia.

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