“Dica 43”, Galvagno: “Lo Statuto siciliano precursore della partecipazione democratica” CLICCA PER IL VIDEO
Oggi va in onda la prima puntata di “Dica 43, lo stato di salute dello Statuto siciliano: conoscerlo per amarlo“ dell’autore Maurizio Scaglione, trasmesso in esclusiva da ilSicilia.it, e a seguire da Siciliarurale.eu e Siciliammare.it
Il format web Tv, che racconta la vita dello Statuto speciale in 12 puntate, andrà in onda ogni martedì e venerdì, alle 14 ed è stato realizzato da Mercurio comunicazione in collaborazione con La Digitale.
Il patrocinio è arrivato dall’Assemblea regionale siciliana, dalla Regione-Assessorato Turismo, sport e spettacolo, dall’Università Kore di Enna.
E si inizia con l’articolo 1 dello Statuto siciliano, fil rouge del viaggio tra Palermo e Enna, che mette a fuoco le origini e il contesto storico-politico che ha dato vita alla Carta fondamentale per l’Isola, senza dimenticare i passaggi salienti della fase costituente e del valore identitario della stessa.
In questo primo appuntamento abbiamo incontrato il presidente dell’Assemblea regionale siciliana Gaetano Galvagno: “La Sicilia è una regione che ha delle peculiarità e che costituiscono un valore aggiunto per la nostra terra. Il massimo, tuttavia, non è stato ancora raggiunto. Lo Statuto è un precursore per la partecipazione democratica”.
A condurre la puntata è Maria Calabrese accompagnata dallo storico Elio Sanfilippo e dal professore di Diritto costituzionale all’Università Kore di Enna Luca Pedullà.
Perché è importante narrare l’Autonomia siciliana? La risposta non è scontata. Lo Statuto, promulgato il 15 maggio 1946, è la nostra Carta fondamentale nata dopo un lungo percorso di rivendicazione dell’autonomia del popolo siciliano. L’Autonomia “speciale” dell’Isola non è stata mai attuata fino in fondo, innescando negli anni numerosi confronti e contenziosi con lo Stato. Per questo e per tante altre ragioni, che saranno messe a nudo nel corso della trasmissione dai protagonisti coinvolti in questo viaggio tra storia e politica alla scoperta dello Statuto, il confronto e l’analisi della legge aprono nuovi orizzonti e lanciano spunti interessanti per riflettere sulle origini dell’Autonomia speciale.
Lo Statuto siciliano fu originato da un accordo di origine “pattizia” fra lo Stato e la Sicilia, rappresentata dalla Consulta regionale siciliana costituita nel 1945, in cui erano rappresentate le categorie, i partiti e i ceti produttivi dell’isola, organo che materialmente formulò lo Statuto, emanato con regio decreto da Re Umberto II il 15 maggio 1946 (quindi precedente alla Costituzione della Repubblica italiana), e diede vita alla Regione Siciliana prima ancora della nascita della Repubblica Italiana, prima fra le 5 regioni a statuto speciale.
C’è tanto da scoprire, ma è certo che parlare di Statuto siciliano potrebbe rivelarsi un’occasione per modernizzare le sue istituzioni, rendendole più efficienti e responsabili, per riorganizzare la pubblica amministrazione, semplificando le procedure e snellendo la burocrazia, accrescere la qualità dei servizi.
Tanti sono i luoghi simbolo dello Statuto speciale siciliano e che abbiamo percorso insieme al presidente dell’Ars e ai nostri ospiti: Palazzo dei Normanni quale sede del parlamento siciliano, nonché il più antico d’Europa, e poi l’Università Kore di Enna.
Per qualsiasi suggerimento scrivete a info@ladigitale.it