Donne e pesca, prosegue il progetto dell’Osservatorio nazionale della pesca
È giunto al suo secondo appuntamento il progetto dell’Osservatorio nazionale della pesca “Donne nell’impresa ittica. La costruzione di una rete”. Durante l’appuntamento sono stati presentati gli argomenti della formazione rivolta alle donne della pesca e sono state condivise esperienze dirette e problematiche del settore.
“Vogliamo arrivare – ha dichiarato la presidente dell’Osservatorio Nazionale della Pesca Francesca Biondo – alla costruzione di una rete di donne che operano nel settore ittico, promuovere lo scambio delle buone pratiche e trasmettere le competenze trasversali alle donne che lavorano nelle microimprese. Un sistema per rafforzarsi come soggetti autoconsapevoli e poter richiedere un riconoscimento nell’impresa, nella famiglia e nella società. La forza del progetto – continua – è nel valore aggiunto garantito dai momenti di confronto. La valorizzazione del prodotto e la costruzione della filiera ittica a terra non possono prescindere dal protagonismo femminile”.
Nel corso dell’incontro sono intervenute, tra gli altri, Adriana Celestini, Noemi Biagiola, Roberta Bortolucci, Sonia Barchielli, Stefania Valentini, Massimiliano Sardone e Maria Laurenza. “Il termine donne della pesca – ha detto Adriana Celestini, esperta in politiche di genere nonché coordinatrice del progetto, – è una denominazione collettiva che si riferisce alle diverse mansioni svolte nelle attività di terra. Il corso che abbiamo costruito ha l’obiettivo di rafforzare le competenze delle donne e migliorare la propria autonomia imprenditoriale e la capacità di rafforzare le proprie imprese e il proprio lavoro. Saranno trasferite competenze di management, di marketing, pillole normative sul settore, necessarie per migliorare la gestione dell’impresa. Uno spazio importante sarà dedicato ad un percorso di consapevolezza ed empowerment delle donne per rafforzare l’autostima, ottimizzare i tempi di lavoro ed essere così capaci di ritagliarsi uno spazio decisionale nel settore”.
“La collaborazione tra le parti sociali, il coinvolgimento del maggior numero possibile di operatrici del settore e la definizione del concetto di network sono gli elementi essenziali per far sì che si compia un passo avanti verso il protagonismo femminile. La struttura dei moduli è stata infatti organizzata con l’obiettivo di far incontrare realtà diverse e favorire lo scambio di informazioni tra realtà imprenditoriali simili. Il pacchetto formativo parte dalle esperienze personali e cerca di rispondere alle esigenze delle operatrici per far sì che la partecipazione sia integrale, fruttuosa e possibile per quante più persone possibile”, conclude la presidente dell’Osservatorio Nazionale della Pesca.