Dopo dodici anni torna in attività la Tonnara di Favignana
Dopo dodici anni si torna a pescare il tonno a Favignana. Il via libera grazie al decreto sulla Campagna di pesca del tonno rosso 2019 emanato dal Ministero delle Politiche agricole alimentari, forestali e del turismo che assegna alla Tonnara dell’isola una quota indivisa di 84,69 tonnellate. Favignana così si riappropria della sua principale tradizione legata al mare, rilanciando le opportunità di lavoro per molti giovani dell’isola e dell’indotto, coniugando l’attività imprenditoriale del pescato a quella prettamente turistica. L’azienda Nino Castiglione srl (235 dipendenti), primo produttore italiano di tonno in scatola a private label (oltre 100 milioni scatolette prodotte annualmente) che ha acquisito il famosissimo marchio Florio, ha vinto la scommessa di far rivivere alla tonnara l’emozione della pesca del tonno. Il più importante e moderno stabilimento industriale del Mediterraneo con i suoi 32 mila metri quadri, di cui 3/4 coperti per la pesca e la lavorazione del tonno rosso, costruito nella seconda metà dell’800 per iniziativa di Ignazio Florio, torna in funzione.
Questa nuova opportunità di sviluppo dell’isola è stata accolta positivamente dal sindaco delle Egadi Giuseppe Pagoto che sul proprio profilo Facebook ha scritto: “Tonnara… Qualche anno fa era impensabile, ci credevamo in pochi e non è stato facile… Il merito andrà a tanti come è giusto che sia perché è un risultato da condividere con tutta la comunità. Ringraziamo la Regione Siciliana e il Ministero delle Risorse agricole per l’impegno; la distribuzione delle quote non aiuta la sostenibilità economica delle imprese, che dovranno con grandi sacrifici avviare le attività… Però con il decreto ministeriale pubblicato oggi riprende ufficialmente e ritorna in mare autorizzata alla pesca la nostra storica Tonnara di Favignana”.
Le tonnare in Sicilia per la pesca del tonno rosso con la mattanza vantano una antica tradizione e sono state di grandissima importanza nell’economia dell’isola nel passato. Nei secoli sono state le più floride e importanti del Mediterraneo. La pesca con la tonnara fu introdotta dagli arabi intorno all’anno 1000 e proseguita poi dagli spagnoli. Nel 1800 ci fu la massima espansione, con la famiglia Florio che arrivò a possedere decine di tonnare siciliane. Le tonnare della Sicilia orientale erano le cosiddette tonnare di ritorno. Oggi assistiamo al rilancio di un’attività imprenditoriale che rientra a pieno titolo nella blu economy in cui i settori della pesca e del turismo possono diventare il volano di sviluppo socioeconomico del territorio. Tuttavia, bisogna evidenziare che la distribuzione delle quote non aiuta la sostenibilità economica delle imprese e il rischio, quindi, è alto. Pertanto, gli imprenditori ittici auspicano che sia quest’anno, sia nei prossimi anni, si possa incrementare la quota.