E’ strage di delfini nel Mar Nero: la colpa è della guerra in Ucraina

L’orrore della guerra in Ucraina coinvolge anche la fauna marina. Alle migliaia di vittime e alle intere città distrutte si aggiungono anche i devastanti danni all’ecosistema locale. Attualmente è difficile fare la conta dei danni ma dei primi bilanci sono già possibili, soprattutto nel Mar Nero. A pagarne soprattutto le conseguenze, infatti, sarebbero i delfini.

Secondo gli esperti dell’Accobams, un trattato internazionale per la conservazione dei cetacei nel Mediterraneo e nel Mar nero, dall’inizio del conflitto sarebbero morti più di 700 delfini. La causa sarebbe legata all’intensa attività militare. I decessi sono stati registrati in diversi Paesi del bacino del Mar Nero, tra cui Bulgaria, Romania, Turchia e Ucraina.

A rischio è in realtà l’intero ecosistema del Mar Nero: i cetacei sono solo le vittime più evidenti. Molti delfini, infatti, si sono spiaggiati con il corpo ricoperto di ferite e bruciature. In altri casi sono evidenti i segni di un incontro ravvicinato con una bomba o una mina.

La situazione rende non semplice la vita degli esemplari in vita. L’Accobams ha osservato come delfini e focene facciano fatica a nuotare in linea retta e a cibarsi regolarmente. I delfini, come tutti i cetacei, usano il suono come strumento di navigazione e vengono disturbati dal rumore delle attività militari. Il costante rumore di fondo nei loro habitat originari sta quindi spingendo i cetacei a cercare il cibo altrove, spesso più vicino alla costa, dove rischiano però di rimanere intrappolati nelle reti per la pesca a strascico.

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