Emissioni 0 e nuovi posti di lavoro: la Commissione europea punta sul potenziale delle alghe

Sfruttare appieno il settore delle alghe per l’economia a basse emissioni e la creazione di nuovi posti di lavoro. E’ l’obiettivo della Commissione europea, che oggi ha proposto 23 azioni per lo sviluppo del settore delle alghe.

Le applicazioni delle alghe coprono una gran quantità di settori, dall’alimentazione ai mangimi, dai concimi agli imballaggi, dalla cosmetica alle bioplastiche, fino all’energia e alle soluzioni per la depurazione delle acque.

Stime dell’industria prevedono una crescita del settore fino a 9 miliardi nel 2030, con la creazione di 85mila posti di lavoro e una riduzione di emissioni equivalente a 5,4 milioni di tonnellate di CO2 l’anno. Tra le altre iniziative, la Commissione proporrà meccanismi di stimolo del mercato per sostenere il trasferimento di tecnologia, il finanziamento di progetti pilota per il riorientamento professionale e il sostegno alle Pmi e progetti innovativi nel settore delle alghe.

Entro la fine del 2027 la Commissione preparerà una relazione per valutare i progressi compiuti nell’attuazione della comunicazione.

LE 23 AZIONI

La Commissione ha dunque identificato 23 azioni. Le azioni chiave includono:

  1. lo sviluppo di un nuovo toolkit per gli allevatori di alghe;
  2. facilitare l’accesso allo spazio marino, individuando siti ottimali per l’allevamento di alghe marine e includendo l’allevamento di alghe marine e il multiuso del mare nei piani dello spazio marittimo;
  3. lo sviluppo standard, con il Comitato europeo di normalizzazione (CEN), per gli ingredienti e i contaminanti delle alghe, nonché per i biocarburanti delle alghe;
  4. valutare il potenziale di mercato, l’efficienza e la sicurezza dei materiali a base di alghe utilizzati nei prodotti fertilizzanti;
  5. esaminare il mercato delle alghe e proporre meccanismi di stimolo per sostenere il trasferimento di tecnologia dalla ricerca al mercato;
  6. finanziamento di progetti pilota per il riorientamento professionale e sostegno a PMI e progetti innovativi nel settore delle alghe;
  7. condurre studi e discussioni per acquisire una migliore conoscenza, tra l’altro, sulle opportunità di mitigazione dei cambiamenti climatici delle alghe e sul ruolo delle alghe come pozzi di assorbimento del carbonio blu, definire i livelli massimi di contaminanti e iodio nelle alghe;
  8. sostenere, attraverso Orizzonte Europa e altri programmi di ricerca dell’UE, lo sviluppo di sistemi di lavorazione delle alghe nuovi e migliorati, nuovi metodi di produzione e sistemi di coltivazione delle alghe;
  9. promuovere azioni di sensibilizzazione e analizzare la disponibilità di dati relativi alle alghe.

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