Eumofoa: l’Unione europea si conferma uno dei principali mercati mondiali di prodotti ittici

Secondo l’Osservatorio europeo del mercato dei prodotti della pesca e dell’acquacoltura (Eumofoa), l’UE è uno dei principali mercati mondiali di prodotti ittici: nel 2016 il suo consumo apparente ammontava a 12,41 milioni di tonnellate, pari a circa 24 kg/pro capite. Il consumo, tuttavia, varia notevolmente all’interno dell’UE, passando da 57,0 kg/pro capite in Portogallo a 5,2 kg/pro capite in Ungheria. La spesa domestica annua dell’UE per l’acquisto di prodotti ittici supera i 100 euro pro capite, una cifra pari ad un quarto dell’importo speso per la carne.

I prodotti più consumati sono il tonno (per lo più in scatola), il merluzzo nordico, il salmone, il pollack d’Alaska, i gamberi, le cozze e l’aringa. L’UE fa fronte alla domanda interna di prodotti ittici principalmente con le importazioni, che coprono circa il 60% dell’approvvigionamento totale (2016). Il salmone, il merluzzo nordico, il tonno, il pollack d’Alaska, la farina di pesce ed i gamberi sono i prodotti più importati. In compenso, quasi il 13% dell’approvvigionamento del mercato UE viene esportato. I prodotti più esportati sono l’aringa, lo sgombro, il melù, il tonno, la farina di pesce e l’olio di pesce.

L’UE è il quinto maggiore produttore mondiale di prodotti della pesca e dell’acquacoltura; nel 2016, copriva circa il 3% della produzione mondiale (il 5,6% delle catture e l’1,2% dei prodotti ittici allevati). Le catture della flotta UE superano l’80% dell’approvvigionamento, mentre il restante 20% è rappresentato dai prodotti acquicoli (2016).

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