Ex Stabilimento Florio di Favignana, laboratorio di archeologia subacquea alla scoperta della Battaglia delle Egadi

All’ex Stabilimento Florio di Favignana si rivive la Battaglia delle Egadi. 

Fino al 30 agosto, i visitatori avranno la possibilità di assistere a dimostrazioni delle attività post-scavo sugli ultimi reperti rinvenuti. Quattro esperte, Justine Vernet, Emilia De Palo, Angela Ciappa ed Erika Perniciaro, con la partecipazione e supervisione delle restauratrici della Soprintendenza del Mare Regione Sicilia Irene Averna e Alessandra Longo, illustreranno e mostreranno le tecniche di catalogazione, conservazione e restauro dei materiali archeologici sommersi.

L’obiettivo di questa iniziativa è di avvicinare il grande pubblico al sito della Battaglia delle Egadi, uno dei più importanti nel Mediterraneo e nel mondo“, spiega Justine Vernet, ricercatrice di Archeometria. “A differenza dell’archeologia terrestre, dove i siti sono visitabili ed è possibile apprezzare l’avanzamento dei lavori, in questo caso parliamo di un sito ad oltre cento metri di profondità nel mare che non è accessibile. Attraverso questa iniziativa annuale noi aggiorniamo il pubblico sui progressi e mostriamo i risultati raggiunti“.

Sono numerosi i turisti che hanno già visitato nei primi due giorni il laboratorio di archeologia subacquea e hanno potuto apprezzare l’importanza del lavoro svolto dagli esperti e i risultati raggiunti. Il laboratorio resterà aperto fino al prossimo 30 agosto, tutti i giorni, dalle ore 10.00 alle 14.00 e dalle 16.00 alle 20.00. Coloro che vogliono saperne di più, possono inoltre partecipare alla conferenza bilingue in italiano e inglese, prevista per venerdì 23 agosto alle ore 17.00, nel corso della quale saranno presentati i risultati della campagna di ricerca subacquea del 2024, condotta nell’area tra Levanzo e Favignana dal consorzio formato dalla Soprintendenza del mare della Regione Siciliana, dalla Società per la Documentazione dei Siti Sommersi e dalla statunitense RPM Nautical Foundation. Un’occasione da non perdere per tuffarsi nella storia e scoprire i segreti dei fondali delle Egadi.

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