Fao: “L’acquacoltura è un settore vitale, ma la crescita deve essere sostenibile”

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Garantire la crescita dell’acquacoltura sostenibile nel mondo è fondamentale per i consumatori, un comparto che ha un ruolo decisivo nella lotta all’insicurezza alimentare, alla malnutrizione e alla povertà. E’ il messaggio che ha aperto la trentaseiesima sessione del Comitato per la Pesca (Cofi36) che si terrà alla Fao fino al 12 luglio.

E’ un settore in continua espansione che sta portando l’offerta di pesce e prodotti ittici a nuovi record“, ha detto il direttore generale Qu Dongyu in un videomessaggio, ricordando che nel 2022 aveva superato la pesca di cattura, con una produzione mondiale di 223,2 milioni di tonnellate nel 2022.

Da qui l’urgenza sottolineata dal direttore generale, “di sviluppare catene del valore degli alimenti acquatici, anche riducendo le perdite e gli sprechi e facilitando l’accesso dei prodotti ai mercati“. Sempre oggi si è tenuto un evento per il decimo anniversario dell’approvazione delle ‘Linee guida volontarie per garantire una pesca sostenibile su piccola scala’, dove sono stati evidenziati i contributi del comparto alla sicurezza alimentare e ai mezzi di sussistenza, in particolare nei paesi a basso e medio-basso reddito.

Qu Dongyu ha ricordato che si tratta del primo e unico strumento normativo globale al mondo interamente dedicato alla pesca su piccola scala, che rappresenta almeno il 40% del pescato globale di cattura e circa il 90% del numero totale impiegato, per un valore economico stimato di 77,2 miliardi di dollari. “Le necessità e le aspirazioni di oltre 500 milioni di persone in tutto il mondo si riflettono in queste linee guida“, ha detto il direttore generale, riferendosi a coloro che dipendono almeno in parte dalla pesca su piccola scala per il loro sostentamento.

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