Giornata mondiale del mare, Pucciarelli: “Momento cruciale per intero cluster marittimo”
“La Giornata Mondiale del Mare del 2021 cade in un momento cruciale per l’intero cluster marittimo internazionale, dopo il perdurare di una crisi pandemica che, da una parte, ha posto ancor più in evidenza il crescente e rinnovato ruolo di centralità della dimensione marittima per le prospettive globali di crescita sostenibile e prosperità inclusiva e, dall’altra, ha incrementato le difficoltà di un settore la cui componente umana è già di per sé peculiarmente oggetto di condizioni sacrificate e rischiose, per molti connotate dalla lontananza da affetti e familiari”.
Lo ha sottolineato il Sottosegretario alla Difesa, Stefania Pucciarelli, in occasione dell’appuntamento annuale del World Maritime Day, indetto dalle Nazioni Unite per celebrare il contributo del settore marittimo internazionale all’economia mondiale e focalizzare l’attenzione delle pubbliche opinioni sulla rilevanza dei temi collegati inerenti alla sicurezza e tutela ambientale.
“I mari sono lo storico Global Common che ha trainato lo sviluppo della civiltà umana e oggi continuano a rappresentare sia la rete silenziosa che alimenta i sistemi economico-imprenditoriali del pianeta sia un fulcro vitale per le funzioni essenziali che svolgono e per le risorse strategiche che custodiscono: regolazione climatica e ambientale; motore e riserva del ciclo idrico; patrimonio inestimabile di biodiversità; spazio privilegiato per estrazione e distribuzione energetica; fonte alimentare del futuro, nel senso tradizionale e innovativo; serbatoio di pregiate materie prime; modalità di gran lunga ancor oggi più conveniente per movimentare grandi quantità di beni; fonte di occupazione e reddito per i diversi segmenti collegati di cantieristica, diportismo, logistica e sostegno, ricerca e sviluppo; ambiente quasi totalizzante in termini di connettività digitale real time e telecomunicazioni tra continenti”.
“A fronte di tutto ciò, la dimensione marittima vede purtroppo aumentare il numero e il livello delle competizioni per l’accesso e la gestione di queste risorse, sempre più necessarie alle economie – non solo avanzate -, ma inevitabilmente limitate, in quantità e capacità di rigenerazione”, ha proseguito Pucciarelli rilevando l’importanza di superare compiutamente la sea blindness ancora presente nel nostro Paese, “promuovendo una consapevolezza informata sul ruolo essenziale svolto dalla dimensione marittima, non solo per l’Italia, e farlo ponendo l’attenzione sulla necessità di garantirne il pre-requisito fondamentale della sicurezza – in primis nell’accezione security e poi nella sempre più stretta sinergia che gli aspetti safety dovranno avere con essa -, senza la quale questa funzione di traino unanimemente riconosciuta ai mari dalla visione del ‘Secolo Blu’ non può trovare compimento”.
“L’auspicio – ha concluso il Sottosegretario – è che questo 2021 segni veramente la fine di un periodo difficile ed apra ad una rinascita, attraverso il rilancio dell’economia e dei commerci, ma anche del dialogo e della conoscenza, ripartendo proprio dal mare, dai suoi operatori e dai suoi navigatori”.