Giornata Mondiale della Terra: la storia e l’allarme dell’ONU
Il 22 aprile si celebra la più grande manifestazione ambientale del pianeta, l’unico momento in cui tutti i cittadini del mondo si uniscono per celebrare la Terra e promuoverne la salvaguardia: l’Earth Day.
La Giornata Mondiale della Terra, fortemente voluto dal senatore statunitense Gaylord Nelson e promosso ancor prima dal presidente John Fitzgerald Kennedy, fu istituita il 22 aprile del 1970 e coinvolge ogni anno fino a un miliardo di persone in ben 192 paesi del mondo. Nata come movimento universitario, nel tempo, la Giornata della Terra è divenuta un avvenimento educativo ed informativo. I gruppi ecologisti lo utilizzano come occasione per valutare le problematiche del pianeta: l’inquinamento di aria, acqua e suolo, la distruzione degli ecosistemi, le migliaia di piante e specie animali che scompaiono, e l’esaurimento delle risorse non rinnovabili. Si insiste in soluzioni che permettano di eliminare gli effetti negativi delle attività dell’uomo; queste soluzioni includono il riciclo dei materiali, la conservazione delle risorse naturali come il petrolio e i gas fossili, il divieto di utilizzare prodotti chimici dannosi, la cessazione della distruzione di habitat fondamentali come i boschi umidi e la protezione delle specie minacciate.
Il report pubblicato quest’anno dall’ONU evidenzia come le temperature medie globali degli ultimi otto anni sono state le più alte mai registrate, e nel 2022 la temperatura è stata di 1,15 gradi sopra la media del 1850-1900. “Abbiamo bisogno di un’azione accelerata per il clima con tagli delle emissioni più profondi e più rapidi per limitare l’aumento della temperatura globale a 1,5 gradi Celsius“, ha affermato il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres. “Dall’aria che respiriamo all’acqua che beviamo al suolo che coltiva il nostro cibo: la salute dell’umanità dipende dalla salute della Madre Terra, eppure sembriamo determinati alla distruzione“, ha proseguito Guterres. “Dobbiamo porre fine a queste guerre implacabili e insensate contro la natura. Abbiamo gli strumenti, le conoscenze e le soluzioni, ma dobbiamo accelerare il ritmo“. In occasione della Giornata Mondiale della Terra, il segretario dell’Onu ha poi esortato “le persone di tutto il mondo a far sentire la loro voce nelle scuole, nei luoghi di lavoro, nelle comunità religiose e sui social chiedendo ai leader di fare pace con la natura. Facciamo tutti la nostra parte per proteggere la nostra casa comune“.