Gli italiani consumano 28,9 kg di pesce l’anno, più della media Ue
Sulle nostre tavole c’è più pesce di quanto se ne possa pescare nei nostri mari e oltre metà della domanda europea è ‘soddisfatta’ dal resto degli oceani, soprattutto dai Paesi in via di sviluppo che forniscono la metà del pescato presente nel piatto dei consumatori: solo in Italia, in poco più di tre mesi, abbiamo consumato l’equivalente dell’intera produzione ittica annuale nazionale”. Così in un post su Facebook il deputato del MoVimento 5 Stelle, Filippo Gallinella, presidente della commissione Agricoltura alla Camera.
Rispetto ai consumi pro capite, precisa ancora Gallinella, il nostro Paese è all’ottavo posto in Europa: gli italiani consumano in media 28,9 kg l’anno preceduti da Portogallo (55,3 kg), Spagna (46,2 kg), Lituania (44,7 kg), Francia (34,4 kg), Svezia(33,2 kg), Lussemburgo (33,1 kg) e Malta (32 kg), mentre la media per ogni cittadino europeo è di 22,7 kg di pesce l’anno.
Fino a trent’anni fa – sottolinea l’esponente M5S – l’Europa riusciva a soddisfare la propria domanda interna con pesca e allevamento locali: per questo dobbiamo modificare la richiesta e il consumo in una direzione sostenibile, potenziando il settore dell’acquacoltura, se vogliamo continuare a mangiare pesce e non esaurire quello rimasto a disposizione nei nostri mari. Sebbene alcuni stock si siano stabilizzati, grazie alle azioni intraprese nell’ambito della Politica Comune della Pesca, i livelli di autosufficienza europei sono ancora troppo bassi e le riserve risultano ancora sovra sfruttate. Dobbiamo inoltre considerare le nuove minacce – conclude – come la diffusione delle plastiche nei nostri mari che, entrando nella catena alimentare, riducono ulteriormente la disponibilità di risorse ittiche.