Guardia Costiera, conclusa l’operazione “Mare Sicuro 2021”: il bilancio
Si è conclusa l’operazione “Mare Sicuro 2021”, campagna annuale volta ad incrementare nel periodo estivo le attività di vigilanza e controllo lungo le coste, con lo scopo di sensibilizzare i fruitori del mare ad un uso sicuro e corretto. In particolare, il “Focus” della campagna è stato quello di promuovere ed implementare la “cultura del mare”, con l’approntamento di un’efficace azione a garanzia della salvaguardia della vita umana un mare, la sicurezza della navigazione e della balneazione e la tutela dell’ambiente marino costiero dall’inquinamento, evitando per quanto possibile, incidenti in mare, in un periodo nel quale, a causa della situazione pandemica attualmente in corso, l’estate ha rappresentato un momento di tregua.
TUTELA DELLE ATTIVITA’ BALNEARIE E CONTROLLI SUL DIPORTO
Nel corso dell’operazione dal 19 giugno al 19 settembre 2021, la Direzione marittima della Sicilia orientale, sotto il coordinamento regionale della Guardia Costiera di Catania, ha messo in campo complessivamente 350 militari, 45 mezzi navali e 5 mezzi aerei della Base Aeromobili etnea, dislocati lungo 650 km di costa. Nella zona di giurisdizione, con particolare attenzione ai comuni ad alta vocazione turistica (v. Giardini Naxos, Scoglitti e Marzamemi) ed alle Isole Eolie, i militari sono stati impegnati in due fasi distinte: una preparatoria, mirata a sensibilizzare i cittadini al corretto uso delle spiagge, degli specchi acquei e delle unità da diporto ed una operativa, dove sono stati rafforzati i controlli sul territorio tramite attività congiunte terra-mare-cielo, il tutto per garantire il regolare modo di “vivere il mare” e la consapevole fruizione del “bene mare”.
Inoltre, particolare attenzione è stata riservata alla tutela dell’ambientale e delle risorse ittiche e l’attività di verifica preventiva delle dotazioni di sicurezza a bordo delle unità da diporto con la Campagna Bollino Blu, prevista concludersi in ottobre.
TUTELA DELLA AMBIENTE MARINO E COSTIERO
Sono continuate le specifiche iniziative e collaborazioni poste in essere al fine di tutelare l’ambiente marino ed in particolare il valore storico, archeologico-ambientale e culturale di aree particolarmente pregevoli, di cui è ricco il territorio siciliano, quali le Aree Marine Protette del Plemmirio, Capo Milazzo e Isole Ciclopi. Come consuetudine, è stata valorizzata la conoscenza dei diportisti ed in generali degli “amanti del mare” dei peculiari regolamenti che disciplinano la fruizione delle stesse aree marine protette, collaborando con gli enti gestori per vigilare e controllare il rigoroso rispetto. In tale contesto ambientale, si è costantemente proceduto a sensibilizzare i “centri diving” che operano nell’ambito di giurisdizione, sul rispetto delle regole di sicurezza previste dalle normative e sulla importanza delle segnalazioni all’Autorità marittima compente di eventuali pericoli per la navigazione rinvenuti in mare durante le immersioni, con specifico riguardo al fenomeno delle cosiddette “reti fantasma”, abbandonate sul fondo marino e sistematicamente rimosse, per un complessivo di 1 chilometro e 200 metri di reti, dagli operatori del nucleo subacqueo in forza alla Guardia costiera etnea.
LOTTA ALL’ABUSIVISMO
Durante la stagione è stata portata avanti anche un’ attività collaterale a quella di “Mare Sicuro” denominata “Spiagge libere – Acque libere”, focalizzata al contrasto dell’abusivismo sul demanio pubblico e sugli specchi acquei, grazie alla quale sono stati restituiti alla fruizione gratuita dei cittadini 1216 mq. spiagge libere e 2430 mq. tratti di mare.
Dati complessivi dell’operazione:
– 22431 controlli, negli stabilimenti balneari ed in ambito diporto, in favore della collettività, coprendo gli aspetti demaniali ed ambientali a terra e garantendo, nel contempo, il servizio di soccorso e assistenza in mare;
– 2241 illeciti amministrativi e 37 penali per violazioni in materia di pesca, ambiente, diporto, dotazioni di sicurezza, diving, occupazione abusiva di demanio marittimo, sicurezza della navigazione intralcio alle attività portuali e inosservanza delle norme sul traffico mercantile;
– 54 unità navali soccorse, per avaria al motore, per incaglio, a seguito di scuffiate o in difficoltà;
– 305 le persone salvate, per evacuazione medica, in generale bagnati in difficoltà, per sfollamento di civili da zone diversamente inaccessibili, se non dal mare, a causa di incendi sotto costa, fortunatamente tutti in vita.
FOCUS interventi rilevanti nel Compartimento marittimo di Catania:
– l’operazione di salvataggio e soccorso effettuata il 30 luglio, nella quale, un vasto incendio ha devastato l’area lungo il litorale della Playa, costringendo i bagnanti ad abbandonare la spiaggia dal mare quale unica via di fuga percorribile. In questo contesto, la Guardia Costiera di Catania è stata determinante per le operazioni di aiuto, intervenendo con l’utilizzo di 6 mezzi navali, per circa 8 ore in mare con il recupero di 173 persone bloccate sull’arenile dalle fiamme e successivo trasbordate a terra in zone sicure;
– il salvataggio e recupero operato dalla motovedetta CP304 della Capitaneria di porto di Catania che ha effettuato il soccorso di due giovani minorenni bagnanti in pericolo di vita per le avverse condizioni metereologiche in prossimità delle Grotte di Ulisse, grazie al tempestivo intervento in mare di un Rescue Swimmer della Guardia Costiera imbarcato sull’unità e addestrato proprio ad operare anche in condizioni mete-marine complesse.
–
Un’estate 2021, che ha visto rispetto alla stagione 2020 a fronte di un aumento dei controlli effettuati sul territorio, in proporzione, un decremento delle sanzioni comminate, circostanza questa che denota la cresciuta sensibilità da parte della cittadinanza al rispetto del mare ed in generale di tutto l’ambiente marino.
Periodo questo, ancora fortemente caratterizzata dall’emergenza sanitaria legata al Covid-19 e di conseguenza dal contingentamento degli spazi sulle spiagge che hanno portato i militari della Guardia costiera, in concorso con le forze di polizia all’interno dei dispositivi Prefettizi, a svolgere contestualmente alle attività d’istituto, anche attività di deterrenza, vigilando il demanio marittimo e il mare per il rispetto delle norme di distanziamento sociale.