I modelli navali del maestro artigiano Provenzano nella suggestiva location dell’Arsenale della Marina Regia di Palermo
Modelli statici riprodotti in scala nei minimi dettagli di navi militari, corazzate, velieri ed altre tipologie di imbarcazioni dell’antichità esposti nella suggestiva location dell’Arsenale della Marina Regia di Palermo, raccontano la storia marinara dell’Italia, Spagna, Inghilterra e Francia. Settanta modelli in esposizione, realizzati fedelmente rispetto agli originali, dal maestro artigiano Giovanni Provenzano, che lasciano estasiati decine di appassionati, frutto del sapiente lavoro d’artigiano, fatto di pazienza e accuratezza, vengono quotidianamente apprezzati dai visitatori dell’esposizione di modellismo navale a cura dell’Associazione culturale Museo del mare e della navigazione siciliana “Florio” presieduta da Alessandro Zuccarello.
Provenzano, sin da bambino, ha coltivato la passione per il modellismo navale. Nato nella borgata marinara dell’Acquasanta, oggi vive all’Arenella. Nel corso degli anni, il suo rapporto con il mare è diventato sempre più forte. Una passione che lo ha portato a costruire, nel corso del tempo, tanti modelli, uno più bello dell’altro. Dal 1985 ad oggi Provenzano lotta per istituire il primo Museo del Mare della Regione Siciliana. “Nei locali della stazione marittima, ho conosciuto l’allora sindaco di Palermo (dal 17 aprile al 13 luglio del 1984 ndr) Giuseppe Insalaco – afferma Provenzano – una gran brava persona che credeva in questo progetto”. “Dopo il suo delitto (ucciso il 12 gennaio 1988 ndr) sono passati tanti anni ma ad oggi il museo del mare non è stato realizzato”.
I visitatori, all’interno dello spazio espositivo, rimangono particolarmente affascinati da una ricca produzione di modelli che fanno rivivere la storia della nave, dalle prime imbarcazioni a remi fino ad arrivare al secondo conflitto mondiale.
I modelli in scala presenti nell’esposizione (visitabile lunedì, martedì, giovedì, ore 8-17; mercoledì, ore 8-18; venerdì, ore 8-15) riproducono importanti unità delle forze navali della Marina Italiana e non solo. Particolarmente apprezzati i modelli di Lancia palermitana, Spadara siciliana, Lancitedda palermitana, Leudo siciliano, Corazzata Roma e l’immancabile Amerigo Vespucci che il modellismo italiano ama come un vessillo della nostra tradizione marittima. Ogni opera è frutto di anni di passione ed esperienza, e richiama un piccolo mondo a sé dove potersi perdere e viaggiare con la fantasia. Il modellismo rivela un profondo valore educativo perché raccogliere sotto un’unica branca i vari settori del sapere, come arte, pittura, storia e tradizioni. Rappresenta una passione affascinante ed istruttiva che mette in campo la fantasia, l’ingegno, la creatività oltre alla storia e agli usi e costumi di popoli e personaggi. Ed è anche per questi motivi che andrebbe sostenuto e valorizzato.