I porti di Augusta e Termini Imerese guardano al futuro, Schifani: “L’economia blu offre grandi opportunità per la Sicilia”
Novità per i porti di Augusta e di Termini Imerese. Ne ha parlato oggi, nel corso della sesta edizione di “Noi, il Mediterraneo”, organizzato al Marina Yachting di Palermo, il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani.
“Il governo regionale ha inteso sostenere l’intero sistema portuale regionale per la candidatura del porto di Augusta indetta dal ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica (Mase) quale base strategica prioritaria per l’energia prodotta da impianti eolici marini galleggianti. Sono passati diversi mesi dalla prima riunione tenuta a Palazzo d’Orleans abbiamo lavorato e fatto sistema, la Sicilia ha vinto. Augusta riceverà significativi investimenti statali e regionali per conseguire un obiettivo di ammodernamento che è nazionale ed europeo“. Ha dichiarato Schifani che ha aggiunto: “Ciò testimonia il valore di un dialogo costruttivo e dell’importanza della collaborazione istituzionale. Il mio governo ha pensato di puntare, d’intesa con le autorità di sistema portuale, su una sola destinazione, individuando Augusta come la candidata ideale e questa intuizione, accompagnata da un costante confronto istituzionale, è stata coronata da successo. Ne verranno straordinarie opportunità per lavoro, specializzazioni, nuove imprese a supporto della sfida più complessa della transizione ecologica: la produzione di energia attraverso l’eolico marino galleggiante“.
Sul ponte di Termini Imerese “noi guardiamo alla mobilità del anche perché l’operazione Pelligra, di salvataggio di quell’indotto, pone l’esigenza di una mobilità marina di import ed export. Quindi il porto di Termini imprese mira ad essere una hub per l’esportazione. Noi su questo faremo la nostra parte“.
L’economia del mare “costituisce il retaggio della nostra storia, la certezza di un presente che vede crescere occupati ed investimenti, ma soprattutto un’occasione per guardare ad un futuro di sviluppo e lavoro. Pesca, turismo balneare, portualità commerciale e turistica, cantieristica, grandi cavi sottomarini per digitale ed energia, eolico marino galleggiante, sono alcune tra le grandi opportunità che offre il mare all’economia della Sicilia, consentendo di sviluppare filiere produttive, catene di indotto, specializzazioni intelligenti in settori avanzati nei quali possiamo competere sfruttando condizioni geo-strategiche che non hanno eguali. Sono certo che la cooperazione istituzionale che ha consentito di a Palermo di riappropriarsi del proprio grande porto, alla Sicilia di conquistare con Augusta uno dei porti prioritari per la transizione ecologica, possa costituire non solo un riferimento di buona amministrazione in Italia ed all’estero, ma soprattutto un concreto snodo per la Sicilia del futuro“.