Il Consiglio Ue approva il pacchetto pesca, solo l’Italia vota contro. Lollobrigida: “Dobbiamo tutelare settore”

Il Consiglio agricoltura e pesca Ue ha adottato le conclusioni della presidenza sul pacchetto pesca, per un futuro sostenibile, resiliente e competitivo per il settore.

Il testo è stato approvato con il solo voto contrario dell’Italia. “La contrarietà dell’Italia al Piano d’Azione Ue sulla pesca nasce dalla consapevolezza che abbiamo il dovere di tutelare un settore strategico per la nostra nazione“. Lo afferma in una nota il ministro dell’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste, Francesco Lollobrigida.

Sono 26 i Paesi che appoggiano la proposta – ha detto il presidente di turno del Consiglio agricoltura, il ministro svedese Peter Kullgreen, quindi lasciatemi riassumere così: il Consiglio ha adottato le conclusioni con il sostegno di tutti gli Stati membri eccetto l’Italia“.

L’Italia “si oppone” all’adozione delle conclusioni del Consiglio sul pacchetto pesca Ue, tenuto conto “della posizione unanime della XIII Commissione Agricoltura della Camera, che il 20 giugno ha votato un documento” sul “piano Ue per la pesca sostenibile e resiliente“, in cui “emerge una valutazione negativa sulla proposta della Commissione europea” e la richiesta di una “valutazione di impatto sociale ed economica“, ha detto il sottosegretario Luigi D’Eramo, nel suo intervento al Consiglio agricoltura e pesca Ue in corso in Lussemburgo.

Tra i punti critici del piano, D’Eramo ha indicato la proposta di aumentare la tassazione dei combustibili fossili e le proposte di limitazione della pesca a strascico. “E’ necessario approfondire e ampliare il dibattito sul documento“, ha sottolineato D’Eramo evidenziando la necessità di per avere una strategia basata “sui tre pilastri della politica comune della pesca” incluse le dimensioni “sociale ed economica“.

L’Italiasottolinea Lollobrigida chiede che vengano valutate, tra le altre, le ripercussioni socio-economiche ed occupazionali delle misure, che sia verificata l’introduzione di misure di contrasto della pesca; che venga incentivato l’utilizzo di motori termici con emissioni ridotte e che siano verificate le aree precluse alla pesca a strascico“.

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