Il Gac-Flag Isole di Sicilia e il Distretto della Pesca protagonisti a “Slow Fish”
“Contribuire alla crescita dei nostri pescatori è una missione del Gac. Ritengo che la nostra presenza a Slow Fish di Genova vada in questa direzione. Esprimo un particolare ringraziamento al Dipartimento Pesca Mediterranea presso il cui stand siamo stati ospitati e che ha coordinato in modo mirabile le molteplici attività realizzate”. A dichiararlo è Giuseppe Pagoto presidente del Gac- Flag.
“La pesca siciliana – aggiunge il Direttore del Dipartimento Dario Cartabellotta – è uno strumento importante per valorizzare il nostro territorio e la nostra cultura del mare. La presenza di due giovani pescatori delle isole a questa importante manifestazione è la testimonianza concreta che questo settore è di primaria importanza per lo sviluppo della Sicilia”.
Tra i grandi temi trattati nel corso del Slow Fish, si annoverano: il grave problema dell’acuirsi dei cambiamenti climatici e dei loro effetti sul mare, il più importante regolatore termico; l’inquinamento da plastiche, microplastiche e sostanze chimiche di ogni genere; i danni causati dalle attività umane alle zone costiere e agli habitat naturali; la pesca indiscriminata che ha reso alcune specie gravemente minacciate o estinte; il ruolo delle donne nella pesca, bene primario delle comunità; le esperienze di gestione condivisa delle risorse del mare che hanno al centro il fattore umano.
Il programma delle attività è stato coordinato dal Dipartimento della Pesca Mediterranea e realizzato anche con il supporto del Distretto della Pesca e della Crescita Blu – COSVAP, del “GAC-FLAG Isole di Sicilia“, dei Presìdi Slow Food “Masculina da magghia” e “Alaccia di Lampedusa”, insieme ad alcune aziende del settore ittico siciliane. A rappresentare il «GAC-FLAG Isole di Sicilia» sono stati fra tutti Angelo Ernandes pescatore delle Egadi, che ha raccontato la sua esperienza di pescatore e di protagonista del progetto marine litter in corso di realizzazione ad opera del GAC. L’intervento si è svolto nell’ambito di una conferenza stampa a cui hanno partecipato, fra gli altri, Totò Martello Sindaco di Lampedusa e Linosa, Davide Errera pescatore ed agricoltore di Pantelleria, che ha realizzato, presso la cucina del mercato di slow fish, un cooking show insieme a Leonardo Catagnano dirigente della Regione Siciliana. Il piatto presentato è stato “ope marinate con cipollata”, un piatto tipico della tradizione marinara pantesca e siciliana. Altra presentazione di piatto tipico è stata fatta da Natale Amoroso con il “ritunno rattato”(zerro), pesce locale da valorizzare- accompagnato da Franco Saccà della condotta Slow Food di Trapani. Diverse le degustazioni ed i workshop – uno in particolare sull’acquacoltura in Sicilia con esperti dell’Università di Palermo (settore verso il quale ingiustamente vi è una certa diffidenza ad opera dei consumatori) – realizzati ad opera del Dipartimento Pesca dove sono stati protagonisti diversi presidi di Slow Food fra cui la «masculina da magghia”, l’alaccia di Lampedusa, il pane nero di Castelvetrano. Di particolare importanza la presenza allo stand della Regione Siciliana del dott. Di Natale uno dei massimi esperti di tonno a livello mondiale che ha anche sottolineato la portata storica della ripresa della pesca di questa pregiata specie a Favignana e del patrimonio delle “cialome”, i canti della tonnara.